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sabato 30 ottobre 2010

Film per Halloween: ricetta anomala


occhio halloween
Propongo ancora una volta una lista di film con un mood da festa dei morti.
Inutile che riscriva le mie semplici considerazioni sulla festività, si possono rileggere sul post delle due ricette per Halloween dove si trova anche una decina di proposte per film a tema.
Per ulteriori idee di titoli per una nottata al sangue vedere anche la ricetta super hard.
Questa volta vorrei proporre, e propormi (ne ho visti solo due), una lista di film meno legata al lato "fantastico" dell'horror, ed offrire una ricetta per Halloween atipica che tratta l'orrore più sociale, quello della guerra, dove si gioca con la morte e non c'è motivo di far festa.
Dateci un'occhiata.

halloween anomalo
  • Hurt Locker (2008) - Disinnescare ordigni esplosivi: calma, adrenalina, minaccia, calma, adrenalina, minaccia, calma, adrenalina... Non puoi tornare alla vita comune, lo spirito della guerra si è impossessato psicologicamente di te. Come una droga.
  • Jarhead (2005) - Non un gran film, ma visivamente coinvolgente fra pop-style e citazionismo. I marine della Guerra del Golfo sono giovani muscolosi, con tanto testosterone e poco cervello, abbandonati nel deserto ad aspettare un nemico. Il vuoto domina e le fiamme dei pozzi di petrolio diventano l'inferno.
  • Lebanon (2009) - Un carro armato con quattro soldati avanza solitario in un villaggio libanese bombardato dall'Aviazione Militare israeliana. Scampagnata nel regno dei morti.
  • Flags of Our Fathers (2006) & Lettere da Iwo Jima (2006) - Clint Eastwood tratta la battaglia di Iwo Jima seguendo a turno i contendenti: l’esercito americano e quello giapponese. Due punti di vista o un unico punto di vista con due storie per un omaggio ai caduti?
  • Redacted (2007) - Pattuglia di militari statunitensi in stanza ad un checkpoint iracheno si annoiano e stuprano una ragazzina. Brian De Palma ricostruisce la guerra partendo da un fatto realmente accaduto trattandolo come un reality show in un collage di vari supporti.

mercoledì 27 ottobre 2010

Festival del Film di Roma [V edizione]


festival cinema di roma
Da domani 28 ottobre al 5 novembre si terrà la quinta edizione del Festival Internazionale del film di Roma [Scarica programma del concorso PDF].
Copiosa la copertura multimediale dell'evento anche se il sito web in questi giorni ha qualche problema ed è un po' lento. Si può seguire il festival in questi modi:
Ecco le sezione in cui sono suddivisi i film del festival:
I film in concorso:
Per me è particolarmente interessante il focus Occhio sul mondo, in questo caso puntato sul Giappone, e nello specifico sulla retrospettiva dei film di Hayao Miyazaki. Ottima scelta per riproporre le stupende animazioni che nel passato non avevano trovato spazio in Italia.

domenica 24 ottobre 2010

Going Postal

Moist Von Lipwig è un geniale truffatore, per un certo periodo è riuscito a farla franca e gustarsi i suoi “successi”, ma quando viene beccato è condannato ad impiccagione.
Dopo l’esecuzione formale Lord Vetinari, governatore di Ankh Morpork, gli presenta un’ultima inattesa possibilità: proseguire seguendo la strada della giustizia, che lo farebbe precipitare in una voragine, o risanare le poste della città.
Scelta facile, ma cosa nasconde l’edificio postale tanto da farne un forma di espiazione?
Film prodotto per Sky e tratto da un racconto dello scrittore Terry Pratchett, per l’esattezza il trentatreesimo ambientato nel suo immaginario Mondo Disco: una terra piatta sorretta da quattro giganteschi elefanti disposti sopra una grande tartaruga galattica che vaga nell’universo.
Sebbene la realizzazione sia chiaramente televisiva, diviso in due "puntate", soddisfa per la buona qualità e anche per l’efficace interpretazione dei due protagonisti, da segnalare Claire Foy che interpreta l’algida Adora Belle Dearheart, il nome dice già tutto.
La storia, pur con la linearità classica del genere, al limite dello scontato, riesce a catturare visivamente e coinvolgere anche grazie ad una spigliatezza in scrittura che dispensa un continuo retrogusto ironico.
Non ho letto i libri dello scrittore, ma senza dubbio devono essere molto piacevoli.
Gradito
| Reg: 6 | Rec: 7 | Fot: 7 | Sce: 7 | Son: 6 |

sabato 23 ottobre 2010

Linux Day 2010: Ubuntubook

linux day 2010
Oggi è il Linux Day, la giornata annuale dedicata alla promozione e diffusione di GNU-Linux e del software libero, ho già dedicato vari post all’argomento cercando di integrare gli aspetti di questo tema informatico con quello cinematografico del blog (vedi LD-2008 "I film open-source", LD- 2009 "I film sui pinguini").
Questa volta sono a corto di idee e mi sono pure bruciato pochi giorni fa Sintel, il nuovo corto realizzato dalla Blender Foundation con software libero, quindi mi limito a proporre la lettura di un mio recente post, su un altro blog, dove metto nero su bianco un mio desiderio riguardante l’argomento: Ubuntubook.
Se non conoscete Linux o il software libero e vi incuriosiscono, e se amate la libertà dovrebbero incuriosirvi, potete guardare sul sito dell'iniziativa (scroll in basso) cosa propongono nella vostra città.

martedì 19 ottobre 2010

Programmi per catalogare film, dvd e divx

hunter dvd griffith
Volete tenere in ordine le vostre collezioni di film, dvd e dvix?
Vi suggerisco due programmi gratis che possono rendervi il compito più facile.

  • Griffith - (Ubuntu, altre distro Linux e Windows) - Programma multipiattaforma ed open source permette di catalogare i film visti e quelli che si vorrebbe vedere. Ovviamente si può integrare ogni film con la propria valutazione, inserire i dati manualmente o con procedura automatica che reperisce dal web le informazioni. Volendo consiglia un film fra quelli non visti e gestisce anche eventuali prestiti dei vostri film ad amici. Garantita anche una funzione di backup e l’esportazione dei dati in vari formati (es. Pdf, Html, iPod).
    [Download]

  • DVD Hunter - (Mac) - Freeware ha praticamente le stesse funzionalità di Griffith ma funziona solo sui computer con Mac OS.
    [Download]



    Per i possessori di iPad ed iPhone si può installare in abbinata l'applicazione Hunter Touch [gratis] che permette di sincronizzare i propri dati inseriti in DVD Hunter e averli disponibili in portabilità (da iPad non si riescono ad aggiungere voci).

lunedì 18 ottobre 2010

Ricky - Una storia d'amore e libertà

bambino con le ali

Una giovane madre operaia e la sua figlioletta tirano avanti da sole, poi un uomo torna nella loro vita. Lei rimane incinta e partorisce Ricky un bambino che al momento dello spuntare dei dentini mette fuori anche le ali.
Difficile tenere nascosto un bambino così, difficile anche tenerlo solo con sé, vorrà volare via.
La trovata fantastica viene smorzata dallo stile che rimane molto realista, inizialmente sembra di guardare un film dei fratelli Dardenne, ma l’inaspettata svolta e la parte finale del film riportano gran parte di quello che abbiamo visto alla dimensione onirica.
Cosa si è rappresentato? Era un sogno premonitore o va visto psicoanaliticamente come un'elaborazione di un abbandono? Come si rapporta il corpo del film con l’inizio, quando la donna parla con un assistente sociale e vorrebbe dare in affidamento un bambino che come particolarità ha solo il fatto di piangere molto?
Per capire meglio lo schema, dovrei rivederlo, forse la tripartizione va ordinata all’inverso: il finale con lei incinta sarebbe l’inizio, la parte centrale è un sogno che preannuncia o rielabora l’abbandono rappresentato come un “angelo” che sfugge, e l’inizio sarebbe la fine, il ritorno alla realtà, con lei che chiede l’affidamento di un bambino che non può “mantenere”.
I miei complimenti ad Ozon che da un apparente iperrealismo estrapola una favola d’amore che parla della tragicità di una libertà socialmente negata che può solo essere sognata.
Deliziato
| Reg: 8 | Rec: 8 | Fot: 8 | Sce: 8 | Son: 8 |

domenica 17 ottobre 2010

In Bruges - La coscienza dell'assassino

in bruges(*) Ray e Ken sono killer di professione, questa volta il loro capo li ha spediti a Bruges, turistica città fiamminga in attesa di altre direttive, praticamente una vacanza forzata.
Un film in crescendo, dove lo spettatore viene immerso nell’atmosfera del freddo paesino medievale, dove tutto sembra immobile. Lentamente incontri insoliti movimentano sempre più le acque torbide dell’animo di due assassini dal cuore tenero.
Scopriremo che nella missione precedente qualcosa era andato storto, qualcosa che non si può riparare.
Si potrebbe definire il film di natale per i killer, storia di morte e d’amicizia e, forse, redenzione. Un racconto fondato sull’importanza di tenere fede a principi nell’agire, in particolare del principio della morte, che non è un inizio, ma un(a) fine.
Deliziato
| Reg: 7 | Rec: 7 | Fot: 7 | Sce: 7 | Son: 8 |

domenica 10 ottobre 2010

10-10-10


10 del 10 del 10
[xxx- dominio di primo livello riservato a siti contenenti materiale sessualmente esplicito]
Giorno particolare oggi: se 10 è un numero felice allora oggi è una giornata molto felice?
  • Numerologia
    Tra i numeri interi il dieci occupa un posto particolare in quanto rappresenta la base della numerazione posizionale decimale, ossia quella comunemente utilizzata. Il fatto che il dieci sia la base del nostro sistema di numerazione è dovuto probabilmente al fatto che gli antichi arabi, che hanno usato per primi questo metodo di numerazione, utilizzavano le dita delle mani per contare.

  • Filosofia
    Secondo Pitagora è il numero perfetto e costituiva il cosiddetto Tetraktys che a sua volta è la somma della successione dei primi quattro numeri e rappresentava i quattro principi cosmogonici.

  • Nella Smorfia
    Il numero 10 rappresenta i fagioli.

  • Religione
    Nelle religioni bibliche, dieci è il numero dei Comandamenti dati da Dio a Mosè sul Monte Sinai.
Le precedenti sono prese da Wikipedia, io ci aggiungo la seguente voce:

decalogo
  • Cinema
    Il Decalogo è un serie di 10 film del regista polacco Krzysztof Kieślowski, della durata di circa 55 minuti ciascuno liberamente ispirati ai 10 comandamenti.
    Le leggi che Dio avrebbe dato a Mosé sono il pretesto per raccontare una serie di storie dove si presentano drammi morali che diventano dilemmi dell'agire etico dell'uomo.
È da anni che ho due VHS contenenti la serie registrata da Fuori Orario di Ghezzi. Avevo deciso di guardarle rigorosamente una dietro l'altra in una giornata che diventerà memorabile: 10 ore di film di seguito non è male, ma forse farà male. Chissà se lo farò o rimarrà una chimera.

sabato 9 ottobre 2010

Gentlemen Broncos

gentlemen broncosBenjamin è un ragazzo sfigatello che sogna di vedere pubblicato il suo racconto di fantascienza. Vive con la madre stilista di improbabili vestiti, molto convinta del talento del figlio tanto che lo iscrive ad un seminario di Ronald Chevalier, scrittore guru del genere. L'autore è però in crisi di ispirazione e messo alle strette dall'editore ruberà il racconto di Benjamin per farne il suo nuovo best-seller. L'unica differenza della sua rivisitazione è il cambiamento del nome dei personaggi seguendo la personalissima “regola dell’-anous”: ogni nome per essere di qualità deve finire con derivati del suffisso.
Una commedia demenziale con un alone surreale alla Wes Anderson senza la stessa classe. Si apre con dei promettenti titoli di testa per poi scendere di livello, ma può comunque piacere.
La storia della vita di Benjamin si intervalla con la rappresentazione di quella del racconto scritto con un effetto straniante dal gusto molto acido. Si cerca costantemente parodia e trash, trovando soprattutto il secondo.
Una divertente e malinconica rivincita dei perdenti che permette la concretizzazione di un sogno anche per chi ha tutte le carte in regola per non vederlo mai realizzato. Ma siamo in un film, è Benjamin può tornare a sorridere, e far sorridere un pochino anche gli amanti del genere.
«Possa la lucentezza del cromo della regina cyborg illuminare tutti voi»
Sgradito
| Reg: 5 | Rec: 6 | Fot: 6 | Sce: 5 | Son: 7 |

giovedì 7 ottobre 2010

P. Odifreddi racconta Gödel e Turing - La nascita del computer e la società dell’informazione

odifreddi godel turingOdifreddi mi piace, è un divulgatore che sa essere chiaro e donare un senso al pensiero dell'uomo restituendolo agli uomini. A cosa serve tutto il sapere accumulato, studi e nuove ricerche di professori ed esperti se poi rimangono chiusi in “accademia” distribuiti ad élite?
Questa ghettizzazione della cultura è una pratica diffusa e costantemente alimentata da intellettuali che si crogiolano nelle loro conoscenze rallentando i benefici che potrebbero/dovrebbero avere, rendendosi complici degli effetti perversi del sistema economico capitalista. Ma li capisco.
Odifreddi mi piace in particolare per l'applicazione di logica e razionalità anche nelle riflessioni di carattere socio-politico, un approccio che condivido - non implica che condivida anche tutte le sue riflessioni - . Consiglio la lettura dei suoi interessanti libri e del suo blog.
Questo documentario raccontato da Odifreddi, però, mi ha in parte deluso. Non tanto per la narrazione, sempre chiara, ma per la realizzazione complessiva che si presenta come uno schema didattico essenziale, ben fatto ma noiosetto; io mi sono addormentato verso la fine.
Il filmato fa parte della serie Beautiful Minds, diffusa in allegato a La Repubblica, e speravo di ritrovarci l’avvincente trasporto de L’enigma dei numeri primi che mi aveva appassionato. Si rivela invece un freddo susseguirsi di punti sommari che tracciano il percorso concettuale, compiuto in matematica e logica, sfociato nella realizzazione della “macchina universale” di Turing, meglio conosciuta come "il computer".
Interessanti i richiami al pensiero filosofico classico di Aristotele e Kant in relazione ai teoremi di completezza e incompletezza di Gödel, peccato per la scelta stilistica scolastica.
Gradito
| Senza voti |

martedì 5 ottobre 2010

Corto - Sintel


Dopo Elephants Dream e Big Buck Bunny ecco Sintel il nuovo cortometraggio della Blender Foundation realizzato con Software Free ed Open Source.
Potete guardarlo su You Tube, scaricarlo in vari formati e distribuirlo a chi volete.
[Documentario/Making of]

lunedì 4 ottobre 2010

Il mio amico giardiniere

mio amico giardiniere(*) Un pittore di successo scappa dalla pressante Parigi per rifugiarsi nella casa d’infanzia in campagna, alla ricerca di ispirazione, ma soprattutto di ritrovare qualcosa di genuino.
Incontra per caso quello che fu un compagno di scuola, ora ferroviere in pensione e giardiniere. La costruzione di un orto diventa per il signor “Del quadro” e il signor “Del prato” il pretesto per stringere una nuova amicizia.
In questo caso il rapido sviluppo della relazione è reso possibile dal passato comune sul quale far leva per ritrovare il sapore dei ricordi e un’attuale spalla sulla quale appoggiarsi per sopportare le sventure odierne. Ognuno ha qualcosa da offrire all’altro.
L’atmosfera bucolica genuina viene contrapposta a quella artefatta e ipocrita della città, un dualismo non certo originale, ma il film è semplice e piacevole come una di quelle vacanze lente e riposanti, in questo caso con la perla di un amico ritrovato. Purtroppo senza il lieto fine.
Gradito
| Reg: 6 | Rec: 7 | Fot: 6 | Sce: 6 | Son: 6 |

domenica 3 ottobre 2010

Caffeine

Il web è stupendo e frustrante, puoi trovarci di tutto e quindi scoprire che anche la tua idea è già stata realizzata.
Ho recuperato questo titolo perché, dopo una ricerca, si avvicinava ad una mia ideuzza per un film che dovrebbe essere: tutto girato dentro in un pub in un lungo piano sequenza che segue e intreccia le storie raccontate dai variegati avventori del locale fino alla chiusura.
In realtà non siamo poi così vicini a quello che avevo in mente, qui ci troviamo in un bar londinese, il Black Cat, non è girato in piano sequenza, anzi molto banale dal punto di vista stilistico, e la tipologia dei discorsi non è quella che mi piacerebbe. Si parla soprattutto di coppie che scoppiano, ma entro la fine si rappacificano, e si segue un percorso di gag a sfondo sessuale con personaggi un po' strampalati.
Come filo conduttore fra i piccoli disastri c’è l’attesa dell’arrivo di un controllore del locale dal quale dipende la svolta lavorativa e la realizzazione di un sogno per la proprietaria.
Era invitante anche il cast con l’american beauty Mena Suvari, la signora Benford (Flash Forward) Sonya Walger, la signorina dei telefilm (Roswell, Grey's Anatomy) Katherine Heigl e Breckin Meyer, l’indimenticato Josh di Road Trip che probabilmente rimarrà il suo unico ruolo decente.
Peccato, o bene per me: posso ancora fantasticare di vedere realizzato il “mio” film.
«Non c’è niente di male se anche una donna ha un'opinione»
Sgradito
| Reg: 5 | Rec: 5 | Fot: 5 | Sce: 5 | Son: 6 |

venerdì 1 ottobre 2010

L'enigma dei numeri primi

soluzione enigma numeri primiMi capita di fissarmi su certe questioni di poco conto, come decidere se preferisco i numeri pari o quelli dispari.
Ricordo che da piccolo se si trattava del classico giochino "pari e dispari", senza esitazione, sceglievo pari.
[Piccola parentesi quadra: se scegliete pari vi conviene calare un numero dispari di dita e viceversa perché, visto che raramente uno gioca zero dita, sono maggiori le probabilità di vincere. Ah, c'è anche un modo sicuro per vincere, dire in fretta prima della giocata «pari-vinco-io-dispari-perdi-tu»].
Tornando alla mia preferenza, questa estate mi ero convinto che preferivo i numeri dispari, purtroppo non ricordo per quale motivo, ma l'avevo annotato su un libro e lo recupererò. L'altro giorno, invece, mi sono incantato sui "numeri primi", e siamo quindi giunti al dunque. Ho recuperato questo documentario divulgativo molto piacevole che è la trasposizione del libro L'enigma dei numeri primi di Marcus du Sautoy.
I numeri primi sono numeri naturali divisibili solo per l'unità e per se stessi (2,3,5,7,11,13,17…). Quello che avvolge di curiosità questi numeri è la distribuzione della loro successione. Esiste un ordine logico nel susseguirsi apparentemente casuale dei numeri primi?
Chi risolve l'enigma riceverà un premio di un milione di dollari.
Con un'atmosfera avvincente tra giallo e avventura ripercorriamo la storia dei numeri primi e i suoi protagonisti. Dallo scopritore Euclide, passando per l'ipotesi di Riemann, che con lo studio della funzione zeta vide nel suo andamento, e in particolare nei punti di zero, una soluzione al mistero.
Turing usò i numeri primi nelle sue macchine per de-criptare i messaggi dei tedeschi durante la Guerra Mondiale e l'avvento dei computer avvalorò empiricamente l'ipotesi di Riemann.
In tempi recenti si è riconosciuta anche una relazione con gli spettri energetici in fisica quantistica rendendo ancora più interessante il ruolo di questi numeri.
Oggi sono utilizzati nella sicurezza informatica e chissà che in un prossimo futuro qualche cercatore di ordine nel caos non riesca a porre fine a questa ossessione di molti matematici.
«Tutto è numero».
Gradito
| Reg: 6 | Rec: - | Fot: 6 | Sce: 7 | Son: 6 |