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mercoledì 28 agosto 2019

Mostra di Venezia 76 - I film in concorso

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La Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia numero 76 inizia oggi 28 agosto e terminerà il 7 settembre. A presiedere la giuria principale quest'anno c'è una donna, la regista Lucrecia Martel, non molto conosciuta, io ho visto solo il suo La niña santa del 2004, fra i giurati c'è il mio affezionato Shinya Tsukamoto, c'è la timida Stacy Martin e c'è anche il nostro compatriota Paolo Virzì.

Film in concorso a Venezia 76:
  • Ad Astra di James Gray 
  • Babyteeth di Shannon Murphy 
  • Ema di Pablo Larraín 
  • Gloria Mundi di Robert Guédiguian 
  • Guest of Honour di Atom Egoyan
  • A herdade di Tiago Guedes 
  • Jì yuán tái qī hào di Yonfan 
  • Joker di Todd Phillips 
  • Lán xīn dà jùyuàn di Lou Ye 
  • The Laundromat di Steven Soderbergh 
  • La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco 
  • Martin Eden di Pietro Marcello 
  • Nabarvené ptáče di Václav Marhoul
  • Om det oändliga (Sull'infinito) di Roy Andersson
  • The Perfect Candidate di Haifaa Al-Mansour
  • Il sindaco del rione Sanità di Mario Martone 
  • Storia di un matrimonio di Noah Baumbach 
  • L'ufficiale e la spia (J'accuse) di Roman Polański
  • La vérité di Hirokazu Kore'eda 
  • Waiting for the Barbarians di Ciro Guerra
  • Wasp Network di Olivier Assayas

A concorrere per il Leone d'Oro ci sono tre film italiani, vedremo se prendereanno anche qualche premio o punteranno sulla continuità evitandoli. Ho dato solo un'occhiata veloce ai film in programma, quelli che più attirano i miei gusti e su cui mi aspetto quindi qualcosa di buono sono:
Joker di Todd Phillips, un regista che ho seguito fin dagli inizi e mi ricorda i tempi universitari con il suo Road Trip che ho visto più volte, anche se il grande successo l'ha raggiunto con la trilogia delle notti da leoni. Questa volta abbandona il suo terreno di divertimento e demezialità per proporci la genesi del sorridente per finta Joker.
Sull'infinito di Roy Andersson che ha vinto il Leone d'oro nel 2014 con il piccione seduto su un ramo, i suoi sono film esistenziali e tristi, insomma raccontano molte vite. A me ha sempre deliziato, anche questa volta rimane sul sentiero della riflessione fra ironia malinconica e mesta quotidianità.
Ad Astra di James Grey, un regista che avevo conosciuto con I padroni della notte, di recente ho visto Civiltà Perdutà perchè ne avevo letto bene da qualche parte, a me non ha colpito, ma lui è bravo. Qui manda Brad Pitt nello spazio a inseguire un mistero e un padre scomparso.
Laundromat di Steven Soderbergh ispirato al libro "Secrecy World: Inside the Panama Papers Investigation of Illicit Money Networks and the Global Elite" di Jake Bernstein, vincitore del premio Pulitzer. Si sarà già capito si parla dei famosi Panama Papers e del sistema finanziario corrotto che permette a molti super ricchi di prosperare in eccesso eludendo i sistemi fiscali alla faccia del 99% della popolazione del mondo.
Nella rapida occhiata ho passato anche i film "Fuori concorso" e cito:
Citizen-K, dinamiche del potere in Russia.
Tutto il mio folle amore, on the road con Gabriele Salvatores.
Adults in the room, l'eurogruppo impone l'austerità alla Grecia
Seberg, la protagonista di Fino all’ultimo respiro sorvegliata dall’FBI.
Chiudo con un altro film atteso nella sezione autonoma "Giornate degli autori" dove è previsto 5 è il numero perfetto tratto dall'omonimo graphic novel di Igort, che in questo caso diventa pure regista, il killer è Toni Servillo.