Odifreddi mi piace, è un divulgatore che sa essere chiaro e donare un senso al pensiero dell'uomo restituendolo agli uomini. A cosa serve tutto il sapere accumulato, studi e nuove ricerche di professori ed esperti se poi rimangono chiusi in “accademia” distribuiti ad élite?
Questa ghettizzazione della cultura è una pratica diffusa e costantemente alimentata da intellettuali che si crogiolano nelle loro conoscenze rallentando i benefici che potrebbero/dovrebbero avere, rendendosi complici degli effetti perversi del sistema economico capitalista. Ma li capisco.
Odifreddi mi piace in particolare per l'applicazione di logica e razionalità anche nelle riflessioni di carattere socio-politico, un approccio che condivido - non implica che condivida anche tutte le sue riflessioni - . Consiglio la lettura dei suoi interessanti libri e del suo blog.
Questo documentario raccontato da Odifreddi, però, mi ha in parte deluso. Non tanto per la narrazione, sempre chiara, ma per la realizzazione complessiva che si presenta come uno schema didattico essenziale, ben fatto ma noiosetto; io mi sono addormentato verso la fine.
Il filmato fa parte della serie Beautiful Minds, diffusa in allegato a La Repubblica, e speravo di ritrovarci l’avvincente trasporto de L’enigma dei numeri primi che mi aveva appassionato. Si rivela invece un freddo susseguirsi di punti sommari che tracciano il percorso concettuale, compiuto in matematica e logica, sfociato nella realizzazione della “macchina universale” di Turing, meglio conosciuta come "il computer".
Interessanti i richiami al pensiero filosofico classico di Aristotele e Kant in relazione ai teoremi di completezza e incompletezza di Gödel, peccato per la scelta stilistica scolastica.
Questa ghettizzazione della cultura è una pratica diffusa e costantemente alimentata da intellettuali che si crogiolano nelle loro conoscenze rallentando i benefici che potrebbero/dovrebbero avere, rendendosi complici degli effetti perversi del sistema economico capitalista. Ma li capisco.
Odifreddi mi piace in particolare per l'applicazione di logica e razionalità anche nelle riflessioni di carattere socio-politico, un approccio che condivido - non implica che condivida anche tutte le sue riflessioni - . Consiglio la lettura dei suoi interessanti libri e del suo blog.
Questo documentario raccontato da Odifreddi, però, mi ha in parte deluso. Non tanto per la narrazione, sempre chiara, ma per la realizzazione complessiva che si presenta come uno schema didattico essenziale, ben fatto ma noiosetto; io mi sono addormentato verso la fine.
Il filmato fa parte della serie Beautiful Minds, diffusa in allegato a La Repubblica, e speravo di ritrovarci l’avvincente trasporto de L’enigma dei numeri primi che mi aveva appassionato. Si rivela invece un freddo susseguirsi di punti sommari che tracciano il percorso concettuale, compiuto in matematica e logica, sfociato nella realizzazione della “macchina universale” di Turing, meglio conosciuta come "il computer".
Interessanti i richiami al pensiero filosofico classico di Aristotele e Kant in relazione ai teoremi di completezza e incompletezza di Gödel, peccato per la scelta stilistica scolastica.
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