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lunedì 31 agosto 2020

Mostra di Venezia 77 - I film in concorso

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Dal 2 al 12 settembre si terrà la settantasettesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica organizzata dalla Biennale di Venezia che non si ferma nonostante il Covid-19 potrebbe essere seduto nella poltroncina dietro la tua.
A presiedere la giuria della sezione principale c'è l'australiana Cate Blanchett, gli altri componenti sono Matt Dillon (che ha sostituito Christi Puiu), Veronika Franz, Joanna Hogg, Nicola Lagioia, Christian Petzold e Ludivine Sagnier.

Film in concorso a Venezia 77:
  • Amants di Nicole Garcia
  • The Disciple di Chaitanya Tamhane
  • Dorogie tovarišči (Cari compagni) di Andrej Končalovskij
  • Khōrshīd (Sole) di Majid Majidi 
  • Laila in Haifa di Amos Gitai 
  • Miss Marx di Susanna Nicchiarelli
  • Nomadland di Chloé Zhao
  • Notturno di Gianfranco Rosi
  • Nuevo orden di Michel Franco
  • Padrenostro di Claudio Noce
  • Pieces of a Woman di Kornél Mundruczó
  • Quo vadis, Aida? di Jasmila Žbanić 
  • Səpələnmiş ölümlər arasında (Tra una morte e l'altra) di Hilal Baydarov
  • Śniegu już nigdy nie będzie (Non ci sarà mai la neve) di M. Szumowska e M. Englert 
  • Le sorelle Macaluso di Emma Dante 
  • Supai no tsuma (Moglie di una spia) di Kiyoshi Kurosawa 
  • Und morgen die ganze Welt (E domani un altro mondo) di Julia von Heinz 
  • The World To Come di Mona Fastvold
In concorso ci sono ben 4 film italiani e ben 8 registe su 18 film, si potrebbe dire un festival più italiano e più femminile del solito, effetto virus forse.
Dopo la solita occhiata veloce alle sinossi dei film in concorso, quelli che mi hanno creato più curiosità sono:
- Tra una morte e l'altra di Hilal Baydarov, regista che non avevo mai sentito prima, ma ho letto che quando era studente, in Azerbaijan, ha vinto i campionati della matematica 2004 e 2005: questo già me lo rende interessante.
- Notturno di Gianfranco Rosi, il noto documentarista nostrano ha girato per tre anni sui confini fra Iraq, Kurdistan, Siria e Libano. Punto nevralgico della storia, vediamo quale sarà il punto di vista di Rosi.
- Nuevo orden di Michel Franco, regista anche questo a me sconosciuto, propone una visione distopica del Messico; a dire il vero io ho un'immagine del Messico come una distopia già realizzata dove governano i narcos, in ogni caso, finalmente un film su un futuro distopico.
- Non ci sarà mai la neve di M. Szumowska e M. Englert, pure questi registi sono a me sconosciuti, raccontano di un massaggiatore venuto dall'est per rilassare i ricchi; potrebbe rivelarsi una schifezza o dare qualche bella soddisfazione. 
Grazie a tutta la mia ignoranza, mi accorgo quindi che sono solo due i registi in concorso che conosco: Amos Gitai e Gianfranco Rosi. 
Passiamo dunque ai film fuori concorso. 
Non ho dato nemmeno la classica rapida occhiata ai film fuori concorso... Insomma per me sarà quasi una Mostra a sorpresa.