
Il film si preoccupa più di omaggiare che di ricercare una propria personalità, per farvi un'idea prendete elementi cari a David Linch, poi Memento, L'inquilino del terzo piano e frullateli, ora bevete la miscela e vomitare il tutto. Disponete bene l'amalgama e avrete Naboer.
Questo thriller psicologico usa il labirinto delle stanze per giocare con la mente e come succo una violenta perversione erotica, ma non ha molto da dire, il gusto l'avete intuito dalla ricetta e l'intrattenimento cala appena tutto diventa chiaro.
In realtà non si fa nemmeno in tempo a lamentarsi, dura solo una settantina di minuti, e il trucco dei riferimenti altisonanti e degli ingredienti "piccanti" spinge alla visione che però potrebbe essere anche tranquillamente evitata.
Sgradito
| Reg: 6 | Rec: 6 | Fot: 6 | Sce: 6 | Son: 6 |
| Reg: 6 | Rec: 6 | Fot: 6 | Sce: 6 | Son: 6 |