Jomar è un ex sciatore professionista, dopo un incidente è caduto in depressione e si è ritirato.
Un giorno va a trovarlo l’amico che gli aveva portato via la moglie proprio all’inizio della sua crisi per comunicargli che, a quel tempo, lei era incinta e quindi ora lui ha un figlio di quattro anni.
Jomar a cavallo della sua motoslitta, con un flacone di pasticche e una tanica d’alcol, parte verso nord, un nord norvegese traboccante di neve e tanto, tanto freddo.
Poche parole per un film carino con un’ironia alla Kaurismäki (Alle luci della sera, L’uomo senza passato) che però non basta a farlo spiccare. Cattura il paesaggio, una specie di deserto bianco, spezzato da qualche insolito incontro: una ragazzina che vive con la nonna, un giovane che vive solo e un vecchio, anche lui solo, che staziona in una tenda su un lago ghiacciato con una catena legata alla gamba. Tutti personaggi caratterizzati da una distanza fisica che è anche spirituale, desiderosi di contatto o anche solo di poter trovare qualcun altro con la stessa solitudine.
Grazie al viaggio Jomar riuscirà a rimettersi gli sci per tentare di raggiungere il suo figlioletto per un finale secco ed efficace. Trauma superato? Nuovo inizio? Chissà, forse un domani andrà verso sud.
Un giorno va a trovarlo l’amico che gli aveva portato via la moglie proprio all’inizio della sua crisi per comunicargli che, a quel tempo, lei era incinta e quindi ora lui ha un figlio di quattro anni.
Jomar a cavallo della sua motoslitta, con un flacone di pasticche e una tanica d’alcol, parte verso nord, un nord norvegese traboccante di neve e tanto, tanto freddo.
Poche parole per un film carino con un’ironia alla Kaurismäki (Alle luci della sera, L’uomo senza passato) che però non basta a farlo spiccare. Cattura il paesaggio, una specie di deserto bianco, spezzato da qualche insolito incontro: una ragazzina che vive con la nonna, un giovane che vive solo e un vecchio, anche lui solo, che staziona in una tenda su un lago ghiacciato con una catena legata alla gamba. Tutti personaggi caratterizzati da una distanza fisica che è anche spirituale, desiderosi di contatto o anche solo di poter trovare qualcun altro con la stessa solitudine.
Grazie al viaggio Jomar riuscirà a rimettersi gli sci per tentare di raggiungere il suo figlioletto per un finale secco ed efficace. Trauma superato? Nuovo inizio? Chissà, forse un domani andrà verso sud.
Gradito
| Reg: 7 | Rec: 7 | Fot: 7 | Sce: 6 | Son: 6 |
| Reg: 7 | Rec: 7 | Fot: 7 | Sce: 6 | Son: 6 |