Sheeta cade dal cielo fra le braccia di Pazu, un giovane apprendista minatore, e da questo stravagante avvenimento inizia una fantastica storia di amicizia e d'avventura.
Al centro delle vicende c'è il misterioso amuleto che la ragazza porta al collo, una gravipietra, a cui dei loschi individui danno la caccia perché sembra essere l'anello di congiunzione con una civiltà scomparsa che un tempo viveva su isole fluttuanti. Una di queste, si dice, esiste ancora nascosta fra le nubi dei cieli, il suo nome è Laputa (pronunciata, non so perché, "Lapiùta") ed ospita anche un immenso tesoro.
Miyazaki riesce sempre a creare un'atmosfera magica sia visivamente che spiritualmente, con incredibili costruzioni meccaniche e buffi personaggi. I suoi mondi sembrano sempre sull'orlo della crisi, ma i buoni sentimenti riescono ad aprirsi un varco fra i cattivi.
Una città come Laputa, dichiaratamente collegata a quella dei Viaggi di Gulliver (l'isola volante degli scienziati pazzi), si dimostra essere una paradiso terrestre che nasconde anche un'arma di distruzione potentissima. Si rappresenta così la dualità intrinseca nella terra: meravigliosa fino a quando l'uomo non decide di abusarne per appagare la sua sete di potere.
Miyazaki ci ricorda che l'alto livello tecnologico non implica per forza un mondo migliore, il passo per il suo utilizzo con fini militari per il predominio dei detentori è breve, e civilmente distruttivo.
Al centro delle vicende c'è il misterioso amuleto che la ragazza porta al collo, una gravipietra, a cui dei loschi individui danno la caccia perché sembra essere l'anello di congiunzione con una civiltà scomparsa che un tempo viveva su isole fluttuanti. Una di queste, si dice, esiste ancora nascosta fra le nubi dei cieli, il suo nome è Laputa (pronunciata, non so perché, "Lapiùta") ed ospita anche un immenso tesoro.
Miyazaki riesce sempre a creare un'atmosfera magica sia visivamente che spiritualmente, con incredibili costruzioni meccaniche e buffi personaggi. I suoi mondi sembrano sempre sull'orlo della crisi, ma i buoni sentimenti riescono ad aprirsi un varco fra i cattivi.
Una città come Laputa, dichiaratamente collegata a quella dei Viaggi di Gulliver (l'isola volante degli scienziati pazzi), si dimostra essere una paradiso terrestre che nasconde anche un'arma di distruzione potentissima. Si rappresenta così la dualità intrinseca nella terra: meravigliosa fino a quando l'uomo non decide di abusarne per appagare la sua sete di potere.
Miyazaki ci ricorda che l'alto livello tecnologico non implica per forza un mondo migliore, il passo per il suo utilizzo con fini militari per il predominio dei detentori è breve, e civilmente distruttivo.
Deliziato
| Reg: 8 | Ani: 8 | Fot: 8 | Sce: 8 | Son: 7 |
| Reg: 8 | Ani: 8 | Fot: 8 | Sce: 8 | Son: 7 |