Nella Caserta di metà anni settanta il neo-maggiorenne Faustino deve fronteggiare l'imminente servizio militare, ma una scappatoia potrebbe fargli evitare la leva: essendo unico figlio di madre vedova, se dimostra entro la fine dell'anno di avere un lavoro per il loro sostentamento, può essere esonerato.
Faustino porta i capelli lunghi da metallaro, doposcì bianchi e pelosi anche in estate, e suona la chitarra elettrica in una squinternata banda da sagra. L'unica sua possibilità è quella di chiedere al maestro il pezzo di carta che attesti la regolarità del suo accompagnamento, ma le cose non sembrano andare per il meglio.
Chi è il Johnny del titolo? E' sempre Faustino che riceve il nome d'arte da Augusto Riverberi, un musicista famoso più per essere stato amante di Ornella Vanoni che per le sue doti artistiche. Riverberi giunge nel paese per un piccolo tour estivo e Faustino diventa prima il suo tuttofare e poi...
Una commedia malinconica un po' troppo lenta in un sud povero, ma dignitoso, dove un giovane senza crederci troppo spera di poter fare della sua passione un lavoro; lo pseudo-manager di Faustino ripete spesso “the show must come on”, storpiando il celebre motto, ed è proprio quello che fa Johnny: aspettare, perché il mondo dello spettacolo deve arrivare anche per lui.
Quello che più mi ha colpito sono i personaggi, niente di speciale, ma fra gli attori c'è il sempre bravo Toni Servillo, per la circostanza nei panni di un bidello-maestro d'orchestra alcolizzato, e una Valeria Golino che per la prima volta non mi ha dato il voltastomaco, anzi, mi è proprio piaciuta nel suo ruolo di parrucchiera-groupie.
La storia dovrebbe essere una sorta di biografia degli esordi di Fausto Mesolella il chitarrista degli Avion Travel che firma anche la colonna sonora del film.
Faustino porta i capelli lunghi da metallaro, doposcì bianchi e pelosi anche in estate, e suona la chitarra elettrica in una squinternata banda da sagra. L'unica sua possibilità è quella di chiedere al maestro il pezzo di carta che attesti la regolarità del suo accompagnamento, ma le cose non sembrano andare per il meglio.
Chi è il Johnny del titolo? E' sempre Faustino che riceve il nome d'arte da Augusto Riverberi, un musicista famoso più per essere stato amante di Ornella Vanoni che per le sue doti artistiche. Riverberi giunge nel paese per un piccolo tour estivo e Faustino diventa prima il suo tuttofare e poi...
Una commedia malinconica un po' troppo lenta in un sud povero, ma dignitoso, dove un giovane senza crederci troppo spera di poter fare della sua passione un lavoro; lo pseudo-manager di Faustino ripete spesso “the show must come on”, storpiando il celebre motto, ed è proprio quello che fa Johnny: aspettare, perché il mondo dello spettacolo deve arrivare anche per lui.
Quello che più mi ha colpito sono i personaggi, niente di speciale, ma fra gli attori c'è il sempre bravo Toni Servillo, per la circostanza nei panni di un bidello-maestro d'orchestra alcolizzato, e una Valeria Golino che per la prima volta non mi ha dato il voltastomaco, anzi, mi è proprio piaciuta nel suo ruolo di parrucchiera-groupie.
La storia dovrebbe essere una sorta di biografia degli esordi di Fausto Mesolella il chitarrista degli Avion Travel che firma anche la colonna sonora del film.
Deliziato
| Reg: 7 | Rec: 7 | Fot: 7 | Sce: 6 | Son: 7 |
| Reg: 7 | Rec: 7 | Fot: 7 | Sce: 6 | Son: 7 |