Una videoteca d'altri tempi, con pochi titoli a disposizione ma con una storia, o meglio un'anima, alle spalle, è prossima alla chiusura perché il quartiere in cui si trova deve essere modernizzato e pertanto la palazzina dovrebbe essere messa a norma però il vecchio proprietario non ha i soldi necessari per farlo e, a breve, avverrà la demolizione.
Nell'arduo tentativo di accumulare il denaro necessario per salvare il piccolo negozio si cimentano Mike e Jerry che per rimediare uno spiacevole inconveniente, la smagnetizzazione di tutti i nastri, si trovano a girare a livello amatoriale celebri film.
Gondry gira il suo personale atto d'amore per il cinema, un cinema che secondo la concezione del regista sta perdendo l'anima: i blockbuster spopolano e sono una macchina tirannica che espropria lo spirito del cinema sia nel film che nel pubblico ridotto a soggetto passivo.
Per un ritorno alle origini bisogna riscoprire il lato artigiano, fare il bricolage della rappresentazione e ridare vivacità e unicità alle opere cinematografiche. Ecco la necessità di cancellare le storie del passato per riscriverle collettivamente dando spazio alla licenza poetica per oggettivare l'arte del sogno e comporre in maniera più "personale" le idee in immagini.
Il metacinema di Gondry esorta a guardare dall'altra parte, il negativo, l'altro lato della visione che fa sì che il cinema non sia solo opera artistica ma anche aggregazione sociale in grado di ricreare un mondo che esiste sul grande schermo e che può diventare addirittura ricostruzione storica: "il passato ci appartiene, possiamo farne ciò che vogliamo".
Nell'arduo tentativo di accumulare il denaro necessario per salvare il piccolo negozio si cimentano Mike e Jerry che per rimediare uno spiacevole inconveniente, la smagnetizzazione di tutti i nastri, si trovano a girare a livello amatoriale celebri film.
Gondry gira il suo personale atto d'amore per il cinema, un cinema che secondo la concezione del regista sta perdendo l'anima: i blockbuster spopolano e sono una macchina tirannica che espropria lo spirito del cinema sia nel film che nel pubblico ridotto a soggetto passivo.
Per un ritorno alle origini bisogna riscoprire il lato artigiano, fare il bricolage della rappresentazione e ridare vivacità e unicità alle opere cinematografiche. Ecco la necessità di cancellare le storie del passato per riscriverle collettivamente dando spazio alla licenza poetica per oggettivare l'arte del sogno e comporre in maniera più "personale" le idee in immagini.
Il metacinema di Gondry esorta a guardare dall'altra parte, il negativo, l'altro lato della visione che fa sì che il cinema non sia solo opera artistica ma anche aggregazione sociale in grado di ricreare un mondo che esiste sul grande schermo e che può diventare addirittura ricostruzione storica: "il passato ci appartiene, possiamo farne ciò che vogliamo".
Una pellicola malinconica, nostalgica e divertente; la deriva altamente artistica proposta, che sembra consegnare al cinema addirittura un potere revisionista, non mi convince pienamente, ma ricordatevi di riavvolgere il nastro dopo la visione.
Deliziato
| Reg: 8 | Rec: 7 | Fot: 7 | Sce: 8 | Son: 8 |
| Reg: 8 | Rec: 7 | Fot: 7 | Sce: 8 | Son: 8 |