[+] Quando ero incappato nel trailer (vedi sotto) di Love, Death & Robots mi era salita una grande curiosità per questo progetto prodotto anche da David Fincher. Il connubio fantascienza e animazione per adulti incontrava pienamente i miei gusti e la composizione era invitante, poco impegnativa: una serie da 18 episodi dalla durata variabile ma "mini", non si va mai oltre il quarto d'ora per la singola puntata.
Dopo la visione, in totale la serie dura 3 ore e 20 minuti, posso confermare che la tipologia di animazione, pur cambiando molto da un episodio all'altro, offre sempre una qualità ottima, purtroppo questa ricchezza tecnica non trova una controparte di uguale tenore sul piano narrativo.
Le brevi puntate prendono spunto da racconti classici del genere fantascienza e risultano spesso scontate, in qualche caso noiose. Considerato il breve tempo di fruizione mi evocano l'idea di aperitivi di cui già si conosce il gusto: sono piacevoli, ma non lasciano un gran ricordo.
Il trittico nel titolo della serie (Amore, Morte e Robots), che dovrebbe fare da trait d'union, visto nell'insieme è nettamente sbilanciato sulla morte, qua e là ci sono i robot, c'è persino qualche episodio prettamente comico, mentre di amore se ne vede poco. Magari non è un caso, forse l'intenzione e mostrare che il futuro porterà a morte&robots, l'amore, se esiste, sarà un ricordo di un tempo andato (penso agli episodi "Tute meccanizzate", "Oltre aquila" e "Buona caccia").
Al di là di questa idea un po' tirata, il grosso difetto della serie rimane che poco ha da dire di nuovo e originale, manca lo spessore, come per molti film moderni eccellenti in tecnica e con poca sostanza.
Forse scegliere una strada come quella che seguì Animatrix poteva essere più interessante, ossia creare ministorie autonome che condividono però un universo comune. Si sarebbe così potuto far lievitare le piccole parti in qualcosa di più corposo.
Forse scegliere una strada come quella che seguì Animatrix poteva essere più interessante, ossia creare ministorie autonome che condividono però un universo comune. Si sarebbe così potuto far lievitare le piccole parti in qualcosa di più corposo.
In ogni caso, considerato che la sua composizione permette di guardare una puntata prima di qualcos'altro o come tappabuchi, consiglio questa Love, Death & Robots che nonostante la delusione è stata una visione abbastanza gradevole.