Una specie di sogno/incubo sulla fine del mondo con The Rock come protagonista che ci sta bene come un pistone in un notebook.I più svariati generi cinematografici (commedia, thriller, poliziesco, fantascienza, apocalittico, politico, azione, satirico, musical) si mischiano in un pasticcio totale; c'è un'esplosione atomica, un viaggio nel tempo, un'America in preda alla mancanza di petrolio e in stato di militarizzazione con i soldati armati in città per sedare sul nascere qualsiasi minaccia. Intanto piccoli gruppi di neo-marxisti preparano azioni terroristiche mentre pornografiche starlette del pop cercano di rilanciarsi e il “grande fratello” osserva tutto.
Sì, forse non è molto diverso dalla situazione contemporanea, forse è solo un po' kitsch, ma la realizzazione è stancante.
Dopo Donnie Darko il regista Richard Kelly era atteso con buone speranze e una certa aspettativa, si dimostra invece un megalomane che propina un'accozzaglia magniloquente in cui tutto appare poco chiaro tranne il messaggio di fondo: la fine del mondo è già qui.
Un esempio di film postmoderno alla deriva, ovviamente si sprecano le citazioni, tra l'altro dei registi che preferisco, il che mi fa ancora più dispiacere: c'è addirittura una rivisitazione del Club Silencio di Lynch (Mulholland drive) con l'inno americano.
La colonna sonora selezionata da Moby sarebbe molto bella, ma da ascoltare in cd, nel film è spesso sovrastante; pensare che c'è pure Wave Of Mutilation dei miei Pixies.
Insomma il film si è rivelato una delusione e alla fine, dura 145 minuti, mi ha anche annoiato e il tutto pesa ancor più perché svilisce troppe cose che mi piacciono: con questi elementi avrebbe dovuto fare meglio, ma ammetto che mi rimane il piccolo dubbio di non aver capito io, che sia necessaria una seconda visione? Sarebbe dura.
Sgradito
| Reg: 6 | Rec: 5 | Fot: 6 | Sce: 4 | Son: 7 |
| Reg: 6 | Rec: 5 | Fot: 6 | Sce: 4 | Son: 7 |













