I premi alla Mostra d'arte cinematografica di Venezia numero 67 sono stati consegnati, mentre attori e registi italiani erano al bar per umidificare la bocca rimasta asciutta.
Ha vinto Somewhere, film di Sofia Coppola, la ex-fidanzata del presidente della giuria Quentin Tarantino. L'ho ascoltata alla conferenza di presentazione del film e a quella dell'assegnazione del premio e mi è sembrata sempre dolce e spontanea, con un fascino particolare diffuso da un viso che appare sempre velato di timidezza.
Un piacere è stato il doppio premio (Leone d'argento e Osella per la migliore sceneggiatura) agguantato dallo spagnolo Alex De la Iglesia. Come avevo scritto era uno dei due registi che tifavo, ma sinceramente non pensavo presentasse un film in grado di sgraffignare qualche riconoscenza. Sono proprio curioso di vederlo.
Ha vinto Somewhere, film di Sofia Coppola, la ex-fidanzata del presidente della giuria Quentin Tarantino. L'ho ascoltata alla conferenza di presentazione del film e a quella dell'assegnazione del premio e mi è sembrata sempre dolce e spontanea, con un fascino particolare diffuso da un viso che appare sempre velato di timidezza.
Un piacere è stato il doppio premio (Leone d'argento e Osella per la migliore sceneggiatura) agguantato dallo spagnolo Alex De la Iglesia. Come avevo scritto era uno dei due registi che tifavo, ma sinceramente non pensavo presentasse un film in grado di sgraffignare qualche riconoscenza. Sono proprio curioso di vederlo.
- LEONE D'ORO: Somewhere di Sofia Coppola
- Leone d'argento miglior regia: Alex de la Iglesia per il film Balada triste de trompeta
- Premio speciale della giuria: Essential Killing di Jerzy Skolimowski
- Coppa Volpi migliore attrice: Ariane Labed per Attenberg
- Coppa Volpi miglior attore: Vincent Gallo per Essential Killing