In malafede e seguendo l’esortazione “conosci il tuo nemico” (i trekkari) mi sono messo alla visione di questo film.
Premetto che non conosco bene il mondo di Star Trek, mai visto i precedenti dieci film, solo qualche puntata della serie tv classica e della nuova generazione, senza continuità, praticamente per sbaglio, però ne so abbastanza per riconoscere i personaggi e tuffarmi in questo blockbuster di J.J.Abrams con un piccolo salvagente.
In sostanza si narra la storia del giovane Kirk e del giovane Spock, i due personaggi principali della serie, il terrestre e il vulcaniano mezzo terrestre, entrambi “ribelli” in famiglia e con un modo di affrontare gli eventi diametralmente opposto: Kirk è uno spavaldo sicuro di sé subito pronto all’azione mentre Spock ha fatto il corso per controllare le emozioni, ponderare e quindi prendere le decisioni.
Con l'attacco di un'astronave di romulani le due anime vengono in contatto e si presenta una classica contrapposizione fra azione emotiva e azione logica, va da sé che le due personalità si trovino in un iniziale conflitto, ma le due posizioni, come un tao, si completano a vicenda e anche i nostri “nemici” di primo pelo sono destinati ad unire le “forze” e diventare amiconi.
Devo dire che il film mi ha stupito, l’ho trovato divertente, anche in certi aspetti involontari come quando alla domanda “chi è il bastardo con le orecchie a punta?”, ho subito esclamato “è Sylar!” (Spock è interpretato da Zachary Quinto, Sylar in Heroes). Pensare che poi c’è pure Demetri di Flash Forward che fa il pilota della Enterprise. Che ridere, doveva morire entro il 29 Aprile 2010 ed è ancora vivo nel XXIII secolo. Nel mio immaginario i personaggi delle serie tv rimangono attaccati ai loro attori come una ventosa.
Non finisce qui, c’è un’altra specialità nel cast: Spock da vecchio. Sapevo che doveva essere interpretato da Leonard Nimoy, il “vero” Spock originale, ed invece mi trovo davanti Toto Cotugno. Ovviamente scherzo, però queste sono state le mie reazioni alla prima vista dei vari personaggi.
Mettendo da parte questa ilarità, il film mi ha stupito, J.J. Abrams ha fatto sentire il suo tocco dando una tonalità giovanilistica alla storia con un percorso interessante nonostante tanta azione ed effetti speciali, a volte anche fini a se stessi (come ad esempio la scena dei mostri su Delta Vega). Nel complesso risulta coinvolgente e, secondo me, si sente qualche influenza di Star Wars.
Chissà se sarà piaciuto ai veri fan di Star Trek? Credo non troppo. Probabilmente già all'inizio, quando papà Kirk "telefona" alla moglie incinta del prossimo capitano Kirk per un ultimo saluto, avranno chiamato lo "Scott teletrasporto!".
\V/, e che la Forza sia con voi, trekkie.
Premetto che non conosco bene il mondo di Star Trek, mai visto i precedenti dieci film, solo qualche puntata della serie tv classica e della nuova generazione, senza continuità, praticamente per sbaglio, però ne so abbastanza per riconoscere i personaggi e tuffarmi in questo blockbuster di J.J.Abrams con un piccolo salvagente.
In sostanza si narra la storia del giovane Kirk e del giovane Spock, i due personaggi principali della serie, il terrestre e il vulcaniano mezzo terrestre, entrambi “ribelli” in famiglia e con un modo di affrontare gli eventi diametralmente opposto: Kirk è uno spavaldo sicuro di sé subito pronto all’azione mentre Spock ha fatto il corso per controllare le emozioni, ponderare e quindi prendere le decisioni.
Con l'attacco di un'astronave di romulani le due anime vengono in contatto e si presenta una classica contrapposizione fra azione emotiva e azione logica, va da sé che le due personalità si trovino in un iniziale conflitto, ma le due posizioni, come un tao, si completano a vicenda e anche i nostri “nemici” di primo pelo sono destinati ad unire le “forze” e diventare amiconi.
Devo dire che il film mi ha stupito, l’ho trovato divertente, anche in certi aspetti involontari come quando alla domanda “chi è il bastardo con le orecchie a punta?”, ho subito esclamato “è Sylar!” (Spock è interpretato da Zachary Quinto, Sylar in Heroes). Pensare che poi c’è pure Demetri di Flash Forward che fa il pilota della Enterprise. Che ridere, doveva morire entro il 29 Aprile 2010 ed è ancora vivo nel XXIII secolo. Nel mio immaginario i personaggi delle serie tv rimangono attaccati ai loro attori come una ventosa.
Non finisce qui, c’è un’altra specialità nel cast: Spock da vecchio. Sapevo che doveva essere interpretato da Leonard Nimoy, il “vero” Spock originale, ed invece mi trovo davanti Toto Cotugno. Ovviamente scherzo, però queste sono state le mie reazioni alla prima vista dei vari personaggi.
Mettendo da parte questa ilarità, il film mi ha stupito, J.J. Abrams ha fatto sentire il suo tocco dando una tonalità giovanilistica alla storia con un percorso interessante nonostante tanta azione ed effetti speciali, a volte anche fini a se stessi (come ad esempio la scena dei mostri su Delta Vega). Nel complesso risulta coinvolgente e, secondo me, si sente qualche influenza di Star Wars.
Chissà se sarà piaciuto ai veri fan di Star Trek? Credo non troppo. Probabilmente già all'inizio, quando papà Kirk "telefona" alla moglie incinta del prossimo capitano Kirk per un ultimo saluto, avranno chiamato lo "Scott teletrasporto!".
\V/, e che la Forza sia con voi, trekkie.
Gradito
| Reg: 8 | Rec: 7 | Fot: 8 | Sce: 7 | Son: 9 |
| Reg: 8 | Rec: 7 | Fot: 8 | Sce: 7 | Son: 9 |