Quando avevo visto il trailer di Metropia mi ero fatto qualche aspettativa, purtroppo la visione è stata nel complesso deludente. Una conferma positiva del film viene dalla grafica cupa che ha il suo tratto peculiare nella scelta d’usare per i personaggi volti molto reali su corpi, in proporzione, più piccoli.
Lo scenario della vicenda è l’Europa del 2024, il territorio è attraversato da un’immensa rete metropolitana che collega tutte le grandi città, ma sono tempi tristi, post crisi economica ed energetica. La Trexx, una grossa multinazionale, dirige le sorti dei (pochi) abitanti del vecchio continente e sta lanciando un nuovo shampoo con un ingrediente speciale.
Roger è un ordinario impiegato in un call center e prova una flebile resistenza al sistema, si rifiuta di usare il metrò e va a lavoro in bicicletta. Una notte sente una voce nel suo cervello, si troverà pedina di un complotto.
La trama parte da una classica ambientazione distopica che non prende spessore focalizzandosi su due-tre elementi e tesse, in una manciata di personaggi, un gioco di potere semplice nei tratti, ma poco comprensibile nella realizzazione e ancora meno credibile per la semplicità d'esecuzione.
Alla fine rimane apprezzabile l'artistica animazione digitale che ben riesce a rappresentare il clima grigio, pesante, senza speranza di una società controllata e scaduta, purtroppo sopprime anche la speranza di un film che vada oltre la sufficienza. Gradito
[Film non uscito nei cinema italiani però si trova anche su youtube]
Lo scenario della vicenda è l’Europa del 2024, il territorio è attraversato da un’immensa rete metropolitana che collega tutte le grandi città, ma sono tempi tristi, post crisi economica ed energetica. La Trexx, una grossa multinazionale, dirige le sorti dei (pochi) abitanti del vecchio continente e sta lanciando un nuovo shampoo con un ingrediente speciale.
Roger è un ordinario impiegato in un call center e prova una flebile resistenza al sistema, si rifiuta di usare il metrò e va a lavoro in bicicletta. Una notte sente una voce nel suo cervello, si troverà pedina di un complotto.
La trama parte da una classica ambientazione distopica che non prende spessore focalizzandosi su due-tre elementi e tesse, in una manciata di personaggi, un gioco di potere semplice nei tratti, ma poco comprensibile nella realizzazione e ancora meno credibile per la semplicità d'esecuzione.
Alla fine rimane apprezzabile l'artistica animazione digitale che ben riesce a rappresentare il clima grigio, pesante, senza speranza di una società controllata e scaduta, purtroppo sopprime anche la speranza di un film che vada oltre la sufficienza. Gradito