- Amour di Michael Haneke
Da notare che per Haneke è la seconda Palma d'oro e la prima l'aveva vinta solo tre anni fa (2009) per il Nastro bianco.
Il presidente Nanni Moretti sembra essersela cavata bene, direi in modo istituzionale: il film di Haneke è parecchio francese (oltre ai produttori, fra gli attori c'è Isabelle Huppert e Jean-Louis Trintignant "nazionali"), viene assegnato il Grand Prix all'unica pellicola italiana in concorso ossia Reality di Garrone e vengono praticamente snobbati gli hollywoodiani...
Il presidente Nanni Moretti sembra essersela cavata bene, direi in modo istituzionale: il film di Haneke è parecchio francese (oltre ai produttori, fra gli attori c'è Isabelle Huppert e Jean-Louis Trintignant "nazionali"), viene assegnato il Grand Prix all'unica pellicola italiana in concorso ossia Reality di Garrone e vengono praticamente snobbati gli hollywoodiani...
[Lista completa dei premi: palmarès]
Oltre ai vincitori, fra i film presenti al festival, quelli che più mi incuriosiscono sono:
- Moonrise Kingdom di Wes Anderson;
- Cosmopolis di Cronenberg, che dovrebbe essere tornato in sé dopo il pur bello ma convenzionale A Dangerous Method;
- Io e te con la regia di Bernardo Bertolucci, da un libro di Niccolò Ammaniti, scrittore che ho seguito fin dagli esordi.
- On the Road di Walter Salles, film sul libro di Kerouac, una delle mie letture giovanili più sentite, con una coppietta di attrici bellissime dallo sguardo sempre venato di tristezza:
- Cosmopolis di Cronenberg, che dovrebbe essere tornato in sé dopo il pur bello ma convenzionale A Dangerous Method;
- Io e te con la regia di Bernardo Bertolucci, da un libro di Niccolò Ammaniti, scrittore che ho seguito fin dagli esordi.
- On the Road di Walter Salles, film sul libro di Kerouac, una delle mie letture giovanili più sentite, con una coppietta di attrici bellissime dallo sguardo sempre venato di tristezza:
[Kirsten Dunst e Kristen Stewart]