Sette anni dopo le vicende di Donnie Darko, Samantha, la sorellina di Donnie, è ormai diventata maggiorenne e sta viaggiando con l'amica Corey verso Los Angeles perché vorrebbero diventare ballerine e pare che Corey abbia un contatto utile laggiù.
Nel tragitto la macchina delle due signorine ha un guasto nei pressi di una cittadina sperduta, chiamata Conejo Springs (fatalità). Dopo la caduta di un meteorite sopra un mulino inizieranno una serie di strani eventi che interromperanno i loro progetti.
Chi l'avrebbe mai detto che la piccola bambina personaggio secondario del cult Donnie Darko era un estremo caso di c.b.c.r. (cresci bene che ripasso), ossia una ragazzina esteticamente promettente, ma troppo giovane per essere “desiderabile”. Samantha, al secolo Daveigh Chase, e una delle poche cose che si salvano del film, non certo per la capacità recitativa bensì per la candida silhouette. L'altra cosa decente è la colonna sonora che però non risulta ben plasmata come nel primo Darko.
Lo schema vede ancora una volta aprirsi un universo tangente, ma in questo caso si prende la tangente, e non ho voglia di mettermi a pensare e ragionare se i conti tornano, se la filosofia dei viaggi nel tempo è rispettata; l'unica cosa che mi pare d'aver capito è che il film non “segue” il vivente ricevente (Iraq Jack), ma il manipolato morto (Samantha) e poi forzature & pasticcini.
Parliamo pure di una operazione commerciale di basso profilo dove vengono deturpati gli elementi del primo film, per trasformarli in una composizione che solo qualche adolescente stupido può trovare gustosa. Non è un seguito, ma una specie di tarocco: da una parte ci sta l'originale, il primo, e dall'altra questo triste tentativo di imitazione senza grandi idee proprie, piatto, privo del coinvolgimento e del tagliente filo ironico del primo Darko.
Insomma S.Darko è decisamente disprezzabile, un esempio di film evitabile, non solo dallo spettatore, ma anche dalla produzione. [Rest in peace Donnie]
Nel tragitto la macchina delle due signorine ha un guasto nei pressi di una cittadina sperduta, chiamata Conejo Springs (fatalità). Dopo la caduta di un meteorite sopra un mulino inizieranno una serie di strani eventi che interromperanno i loro progetti.
Chi l'avrebbe mai detto che la piccola bambina personaggio secondario del cult Donnie Darko era un estremo caso di c.b.c.r. (cresci bene che ripasso), ossia una ragazzina esteticamente promettente, ma troppo giovane per essere “desiderabile”. Samantha, al secolo Daveigh Chase, e una delle poche cose che si salvano del film, non certo per la capacità recitativa bensì per la candida silhouette. L'altra cosa decente è la colonna sonora che però non risulta ben plasmata come nel primo Darko.
Lo schema vede ancora una volta aprirsi un universo tangente, ma in questo caso si prende la tangente, e non ho voglia di mettermi a pensare e ragionare se i conti tornano, se la filosofia dei viaggi nel tempo è rispettata; l'unica cosa che mi pare d'aver capito è che il film non “segue” il vivente ricevente (Iraq Jack), ma il manipolato morto (Samantha) e poi forzature & pasticcini.
Parliamo pure di una operazione commerciale di basso profilo dove vengono deturpati gli elementi del primo film, per trasformarli in una composizione che solo qualche adolescente stupido può trovare gustosa. Non è un seguito, ma una specie di tarocco: da una parte ci sta l'originale, il primo, e dall'altra questo triste tentativo di imitazione senza grandi idee proprie, piatto, privo del coinvolgimento e del tagliente filo ironico del primo Darko.
Insomma S.Darko è decisamente disprezzabile, un esempio di film evitabile, non solo dallo spettatore, ma anche dalla produzione. [Rest in peace Donnie]
Sgradito
| Reg: 4 | Rec: 5 | Fot: 6 | Sce: 4 | Son: 6 |
| Reg: 4 | Rec: 5 | Fot: 6 | Sce: 4 | Son: 6 |