Inizia il sesto anno alla scuola di Hogwarts per il maghetto Harry Potter che, insieme al suo fido amico Ron, è ormai abbastanza grande per fare le matricole alle burbe e puntare le ragazze.
Basta questo per introdurre e dare un'idea della trama del film e della svolta in stile pseudo setimentale-adolescenziale che prende la storia.
La “magia” ormai si è completamente esaurita, superstiti solo gli effetti speciali e gli ormoni in subbuglio.
La macchina da presa decide di volare ovunque e fatica a trovare una sua vera posizione mentre i protagonisti, alle prese con i primi bollori e soprattutto con cottarelle non corrisposte, sembrano essere l'unica cosa su cui puntare; per annoiare.
I turbamenti amorosi dei nostri eroi si prendono il loro spazio, ma a discapito di quello che ci si aspetterebbe. Quasi scompare l'ambientazione, ridotta solo a un gioco di rimandi al passato, e i personaggi si muovono in luoghi smorti, senza quell'aria originale che ci potrebbe essere, dando anche l'idea che si sia risparmiato parecchio sulle comparse: se prima si assisteva a personaggi in un mondo magico, ora rimangono solo i personaggi principali.
Harry sembra un belloccio in un college americano intanto Albus Silente, l'illustre preside della scuola, muore senza phatos, per capirsi c'era più tensione nell'episodio con la condanna a morte dell'ippogrifo Fierobecco dove i "nostri" sembravano più turbati e preoccupati, tanto che tornavano indietro nel tempo per modificare gli eventi!
D'altra parte la testa di Harry, Ron ed Ermione è in preda al disordine emotivo e alle pulsioni corporali, ma quella del regista? E dello sceneggiatore? Forse la loro era in preda a una qualche malefica stregoneria.
Basta questo per introdurre e dare un'idea della trama del film e della svolta in stile pseudo setimentale-adolescenziale che prende la storia.
La “magia” ormai si è completamente esaurita, superstiti solo gli effetti speciali e gli ormoni in subbuglio.
La macchina da presa decide di volare ovunque e fatica a trovare una sua vera posizione mentre i protagonisti, alle prese con i primi bollori e soprattutto con cottarelle non corrisposte, sembrano essere l'unica cosa su cui puntare; per annoiare.
I turbamenti amorosi dei nostri eroi si prendono il loro spazio, ma a discapito di quello che ci si aspetterebbe. Quasi scompare l'ambientazione, ridotta solo a un gioco di rimandi al passato, e i personaggi si muovono in luoghi smorti, senza quell'aria originale che ci potrebbe essere, dando anche l'idea che si sia risparmiato parecchio sulle comparse: se prima si assisteva a personaggi in un mondo magico, ora rimangono solo i personaggi principali.
Harry sembra un belloccio in un college americano intanto Albus Silente, l'illustre preside della scuola, muore senza phatos, per capirsi c'era più tensione nell'episodio con la condanna a morte dell'ippogrifo Fierobecco dove i "nostri" sembravano più turbati e preoccupati, tanto che tornavano indietro nel tempo per modificare gli eventi!
D'altra parte la testa di Harry, Ron ed Ermione è in preda al disordine emotivo e alle pulsioni corporali, ma quella del regista? E dello sceneggiatore? Forse la loro era in preda a una qualche malefica stregoneria.
Sgradito
| Reg: 5 | Rec: 5 | Fot: 5 | Sce: 4 | Son: 6 |
| Reg: 5 | Rec: 5 | Fot: 5 | Sce: 4 | Son: 6 |