Rivisitazione, parodia, brutta copia? Non si capisce bene quale sia l'obiettivo di questo improbabile seguito di Casino Royale dove l'agente speciale a servizio di Sua maestà Rob Menetruz non è il solito zerozerosette bensì il meno conosciuto Donato. Maurizio Donato.
La sua missione “operazione addio piedi-piatti” mira ad eliminare i presunti doppio-giochisti infiltrati nella polizia locale. Ad aiutarlo nella difficile missione ci sono la fedele Z4 e gli innovativi marchingegni personali: il processore deca-core ad impianto inter-cerebrale che amplia le potenzialità di ragionamento e lo sparadollari-rotanti dalle tasche che abbattono l'avversario anche negli spazi stretti e angusti.
Il film punta tutto sugli effetti speciali e sulle scene d'azione, la trama è classica del genere, ma le evoluzioni di Maurizio rendono tutto avvincente, è lui l'unico agente in grado di fermare il temibile missile casara con la sola imposizione di un momento flettente.
Non trascurabile la parte psicologica enfatizzata da brevi flashback nei quali vediamo il piccolo Maurizio che dice alla mamma di andare a giocare in cortile con un icosaedro troncato, e l'adolescente Maurizio che chiacchiera al bar con gli amici facendo capire quali sono i suoi intenti: essere un tamarro vincente e delegare tutte le faccende domestiche a schiavi filippini.
Finale al cardiopalmo con l'agente Donato circondato e dato per spacciato che riesce a ribaltare la situazione sparando, per primo, quattro cazzate che pietrificano il nemico nullatenente.
Maurizio è il vero superuomo nietzschiano: il futuro è nelle sue mani.
Gradito
| Reg: 6 | Rec: 8 | Fot: 7 | Sce: 7 | Son: 5 |
| Reg: 6 | Rec: 8 | Fot: 7 | Sce: 7 | Son: 5 |