Ghost world è il mondo di Enid, un'adolescente cinica stanca dei comportamenti dei coetanei e desiderosa di altro, ma questo "altro" non le è chiaro e ancora meno quello che vorrebbe diventare; la scuola è finita e si prospettano infinite possibilità, ma sembra non ci sia nulla adatto alla povera ragazza.
A Enid non rimane che passare il tempo con l'amica del cuore Rebecca, progettando scherzi ai personaggi che attraversano le loro vite e, in particolare, deridere le persone che fanno annunci nei giornali per trovare l'anima gemella.
Proprio organizzando un fasullo appuntamento al buio, per burlarsi del malcapitato di turno, conoscono Seymur. Generazioni dividono le ragazze dall'uomo, ma lo stile stravagante e le sue particolari collezioni attirano la curiosità e il cuore di Enid.
Con i pesanti anfibi Enid rimane incollata al suo mondo tentando di pilotare gli avvenimenti, ma tutto quello che ha messo in gioco precipita proprio quando forse avrebbe dovuto tirare le somme. Anche le piccole certezze si sgretolano e non le rimane che scappare o prendere la strada per raggiungere il suo “desiderio numero uno”.
Il film è girato con inquadrature statiche che rimandano all'origine del soggetto, ossia un fumetto underground di Daniel Clowes, facendo sembrare il film proprio una serie di “strisce”.
Nella storia è inserita una critica a quello che viene definito come arte, del come questa possa diventare una cosa strutturale generata attraverso codici giustificativi invece che diventare un codice di significato a sé. Il tema centrale è però la difficoltà di fare scelte in una società alienante, dove l'unica soluzione valida per essere accettati sembra quella di Rebecca: cedere, normalizzarsi, trovare un lavoro e seguire uno dei modelli di vita precostituiti.
Enid non ci sta, e speriamo che quel pullman la porti in un posto migliore.
A Enid non rimane che passare il tempo con l'amica del cuore Rebecca, progettando scherzi ai personaggi che attraversano le loro vite e, in particolare, deridere le persone che fanno annunci nei giornali per trovare l'anima gemella.
Proprio organizzando un fasullo appuntamento al buio, per burlarsi del malcapitato di turno, conoscono Seymur. Generazioni dividono le ragazze dall'uomo, ma lo stile stravagante e le sue particolari collezioni attirano la curiosità e il cuore di Enid.
Con i pesanti anfibi Enid rimane incollata al suo mondo tentando di pilotare gli avvenimenti, ma tutto quello che ha messo in gioco precipita proprio quando forse avrebbe dovuto tirare le somme. Anche le piccole certezze si sgretolano e non le rimane che scappare o prendere la strada per raggiungere il suo “desiderio numero uno”.
Il film è girato con inquadrature statiche che rimandano all'origine del soggetto, ossia un fumetto underground di Daniel Clowes, facendo sembrare il film proprio una serie di “strisce”.
Nella storia è inserita una critica a quello che viene definito come arte, del come questa possa diventare una cosa strutturale generata attraverso codici giustificativi invece che diventare un codice di significato a sé. Il tema centrale è però la difficoltà di fare scelte in una società alienante, dove l'unica soluzione valida per essere accettati sembra quella di Rebecca: cedere, normalizzarsi, trovare un lavoro e seguire uno dei modelli di vita precostituiti.
Enid non ci sta, e speriamo che quel pullman la porti in un posto migliore.
Deliziato
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