Dicono che siano grossi orsi a uccidere sfortunate pecorelle e improvvisi uragani a sradicare gli alberi in quel modo scomposto, invece sono gli effetti delle scorribande notturne di alcuni troll che vengono dissimulate da un piccolo ente governativo per evitare la diffusione della notizia dell'esistenza degli strani esseri.
Ebbene sì, i troll esistono, vivono in Norvegia, si muovono solo di notte, sono soliti litigare fra fazioni, quelli di montagna versus quelli di foresta, e puzzano da morire.
Questo finto documentario, nel quale un trio di studenti del college vuole documentare la caccia agli orsi ma scopre ben altro, si inserisce nel genere del "video ritrovato" reso cult da The Blair Witch Project. Purtroppo l'idea divertente sulla carta trova una realizzazione insipida, non sceglie se stare sul serio, e far sorridere per contrasto, o diventare vera e propria parodia, e far ridere esplicitamente; rimanendo nel mezzo non svolta mai.
Se volete andare sulle lande norvegesi per raccogliere altre prove dell'esistenza dei troll ricordatevi di comporre la troupe tenendo presente che queste creature seguono il motto: «Ucci ucci sento odor di cristianucci», quindi meglio essere atei. Sgradito