Già l'anno scorso si era notata una direzione della Mostra del cinema di Venezia verso un pubblico più allargato, meno da critica classica, ma non aveva poi portato a termine l'andazzo facendo vincere una film "hard" da 226 minuti in bianco e nero. Quest'anno invece la direzione si è concretizzata anche nella premiazione.
I film in concorso che attendevo non sembra siano proprio strepitosi e nel caso di Mother!, a quanto si dice, addirittura deludente.
Da segnalare anche il flop, per lo meno a premi, dei film italiani. Pure in questo caso si "migliora" la linea tracciata dello scorso anno da tre film e zero premi, si assesta un bel quattro film e zero premi.
Per il film scoperto in itinere che più mi ha incuriosito nomino Tre manifesti a Ebbing, Missouri una commedia poliziesca dove una donna giustamente incazzata cerca di fare quello che la polizia non ha fatto: trovare l'assassino di sua figlia.
Una volta messi sulla mensola i premi, non ci resterà che vedere e giudicare con i nostri occhi e mente, ma attenzione, come disse il nume tutelare dei critici cinematografici Enrico Ghezzi: «L’occhio che è lo schermo è già pronto a sbagliare per noi, e per tutti, la visione».
Una volta messi sulla mensola i premi, non ci resterà che vedere e giudicare con i nostri occhi e mente, ma attenzione, come disse il nume tutelare dei critici cinematografici Enrico Ghezzi: «L’occhio che è lo schermo è già pronto a sbagliare per noi, e per tutti, la visione».
- LEONE D'ORO: The Shape of Water di Guillermo Del Toro
- Leone d'argento miglior regia: Xavier Legrand per Jusqu'à la gard
- Premio speciale della giuria: Sweet Country di Warwick Thornthon
- Coppa Volpi migliore attrice: Charlotte Rampling per Hannah
- Coppa Volpi miglior attore: Kamel El Basha per L'insulte
Trailer di The Shape of Water: