Dopo quindici anni (dal 1998 di Così ridevamo di Gianni Amelio) un film italiano vince il Leone d'Oro ed è pure un documentario, proprio all'esordio dell'entrata in lizza per la categoria, e a "decidere" il premio c'è pure un italiano come presidente di giuria. Un bel colpo...
Il film vincitore è quindi Sacro Gra di Gianfranco Rosi, che non ha parentela col più celebre regista Francesco, il film è un on the road lungo paesaggi e personaggi del Grande Raccordo Anulare romano.
Fra gli altri premiati, seguendo la curiosità, menziono Philomena di Stephen Frears, dato per qualcuno come papabile vincitore, ha vinto il premio per la sceneggiatura, e il greco Miss Violence, che porta a casa due premi maggiori, regia e migliore attore, dove si racconta in modo surreale una storia di violenza familiare quotidiana, pare un qualcosa alla Micheal Haneke.
Non sarà stata una delle edizioni migliori del Festival, ma sembra che qualcosa di buono ce la possa offrire. Al di là dei premiati le mie attese maggiori rimangono per il The Zero Theorem di Terry Gilliam e per il Si alza il vento di Hayao Miyazaki che ha ri-comunicato il suo ritiro e questa volta potrebbe essere veramente il suo ultimo film.
- LEONE D'ORO: Sacro GRA di Gianfranco Rosi
- Leone d'argento miglior regia: Alexandros Avranas per Miss Violence
- Premio speciale della giuria: Stray Dogs di Tsai Ming Liang
- Coppa Volpi migliore attrice: Elena Cotta per Via Castellana Bandiera
- Coppa Volpi miglior attore: Themis Panou per Miss Violence
Trailer di Il sacro GRA: