[+] Luther mi era stato consigliato via twitter, ma quello che mi aveva convinto a iniziare la visione era stato il fatto che erano previsti solo 6 episodi. Non si trattava quindi di una delle tante serie infinite e l'idea di non dover investire troppo tempo mi sembrava invitante. Poi, in realtà, è seguita anche una seconda stagione di 4 episodi e nello scrivere questo post ho scoperto che ne sono previsti altrettanti per una nuova terza stagione.
Questa mini-serie viene dal Regno Unito e il genere è un misto fra noir poliziesco, dramma e psico-thriller. John Luther (Idris Elba) è un ispettore della omicidi di Londra che riprende il servizio dopo un periodo di sospensione causato dal sospetto di qualche responsabilità sullo stato comatoso in cui è stato arrestato un assassino di bambini.
Diciamo che Luther è un tipo che contiene a fatica l'ira, il suo è un acume di tipo istintivo e con lo stesso impeto irrazionale sarebbe portato ad agire in ogni occasione. Oltre all'"incidente" che gli è costata la diffida, l'umore cupo di Luther è condizionato dalla crisi che sta vivendo con la moglie Zoe. John è totalmente coinvolto nel suo lavoro condizionando tutto il resto.
Diciamo che Luther è un tipo che contiene a fatica l'ira, il suo è un acume di tipo istintivo e con lo stesso impeto irrazionale sarebbe portato ad agire in ogni occasione. Oltre all'"incidente" che gli è costata la diffida, l'umore cupo di Luther è condizionato dalla crisi che sta vivendo con la moglie Zoe. John è totalmente coinvolto nel suo lavoro condizionando tutto il resto.
Il protagonista principale è ben delineato, figura forte, problematica, i suoi modi a me infastidiscono un pochino, invece il personaggio "chicca" della serie secondo me è Alice Morgan, interpretata stupendamente da Ruth Wilson. Alice è una psicopatica che ha ucciso i genitori e Luther, pur convinto della sua colpevolezza, non riesce a dimostrarla. Il rapporto fra i due si farà sempre più complice e ambiguo, tanto che sarà proprio Alice ad aiutare Luther in una difficile situazione.
Altro aspetto che mi aveva convinto ad iniziare la visione della serie è l'ottima scelta per la sigla d'apertura delle puntate: "Paradise Circus" dei Massive Attack, che potete ascoltare nel video qui sotto.
Altro aspetto che mi aveva convinto ad iniziare la visione della serie è l'ottima scelta per la sigla d'apertura delle puntate: "Paradise Circus" dei Massive Attack, che potete ascoltare nel video qui sotto.
Dal punto di vista dell'investigazione nella maggior parte dei casi il pubblico già conosce l'identità del criminale e si "tifa" perché Luther riesca a risolvere le indagini prima che ci sia una nuova vittima. Oltre a questo schema classico, la trama viene arricchita dalle relazioni con i personaggi secondari e, in aggiunta alle già citate Zoe e Alice, col giovane, devoto, partner Justin Ripley. Nella seconda stagione saranno proprio i rapporti coi colleghi a sfociare in veri e propri colpi di scena.
Le indagini in fondo sono quasi il pretesto per il percorso di dannazione personale di Luther. Se Martin Lutero seguiva la dottrina della giustificazione per fede, John Luther vorrebbe seguire il principio di giustificazione per giustizia. Il suo movente e ragione di vita è la necessità di prendere il colpevole, fermare il male (forse per contenere, condannare e reprimere una parte di sè), ma nonostante l'abilità e i casi risolti, quello che non riesce mai a raggiungere è la "redenzione".