Il proiezionista si lamenta perché dopo quindici anni di lavoro gli tocca passare dall'altra parte e diventare un attore, con difficoltà inserisce la bobina con il musical Hellzapoppin' e il film inizia, ma i suoi errori condizionano quello che accade.
Il nostro saper ridere è messo alla prova, il signor Olsen e il signor Johnson sono i nostri ciceroni in un continuo cadere in scene non-sense e interruzioni metacinematografiche. Si passa da un film, ad un film immaginato dove si sta preparando un altro film, fino ad una recita teatrale finale.
Se alla fine vi trovate disorientati non preoccupatevi, di quello che avete visto qualsiasi somiglianza con un film è puramente casuale; sono proprio loro a dirlo. Attenzione, se vi chiamate Stinky Miller sarete invitati a lasciare la sala.
Recitazione molto caricata e la comicità talvolta sente un pochino il tempo (è del 1941), alcune trovate sono geniali, con gli occhi di oggi nel complesso tende un pochettino a stancare verso la fine quando il “musicale” prende il sopravvento. Ma questo è un piccolo cult, da vedere, io l’ho recuperato perché ne avevo sentito parlare in abbinata ai Monty Python (il gruppo di comici inglesi da cui è uscito Terry Gilliam) e mi ha richiamato alla mente un volumetto allegato ad uno speciale di Dylan Dog, di ormai troppi anni fa, dove l’indagatore dell’incubo presentava: “Groucho: Horrorpoppin”.
Il nostro saper ridere è messo alla prova, il signor Olsen e il signor Johnson sono i nostri ciceroni in un continuo cadere in scene non-sense e interruzioni metacinematografiche. Si passa da un film, ad un film immaginato dove si sta preparando un altro film, fino ad una recita teatrale finale.
Se alla fine vi trovate disorientati non preoccupatevi, di quello che avete visto qualsiasi somiglianza con un film è puramente casuale; sono proprio loro a dirlo. Attenzione, se vi chiamate Stinky Miller sarete invitati a lasciare la sala.
Recitazione molto caricata e la comicità talvolta sente un pochino il tempo (è del 1941), alcune trovate sono geniali, con gli occhi di oggi nel complesso tende un pochettino a stancare verso la fine quando il “musicale” prende il sopravvento. Ma questo è un piccolo cult, da vedere, io l’ho recuperato perché ne avevo sentito parlare in abbinata ai Monty Python (il gruppo di comici inglesi da cui è uscito Terry Gilliam) e mi ha richiamato alla mente un volumetto allegato ad uno speciale di Dylan Dog, di ormai troppi anni fa, dove l’indagatore dell’incubo presentava: “Groucho: Horrorpoppin”.
Gradito
| Reg: 8 | Rec: 6 | Fot: 7 | Sce: 7 | Son: 8 |
| Reg: 8 | Rec: 6 | Fot: 7 | Sce: 7 | Son: 8 |