Nel 2411 la quasi totalità delle persone del pianeta è stata uccisa da un virus, ma grazie ad una speciale cura alcuni superstiti sono riusciti a fondare una città chiamata Bregna. Una nuova società “perfetta” è nata, creata e comandata dalla dinastia Goodchild ossia i discendenti dello scienziato che inventò la cura al mortale virus.
Al modello sociale precostituito si ribella la fazione dei Monican che, preoccupati dell'atteggiamento del popolo che "baratta la libertà per una gabbia dorata", vuole sovvertire il governo della città.
L'idea non è male, tratta da un fumetto, ma la realizzazione colpisce più per le architetture in stile Bahuaus e per l'attillata mise della protagonista che per l'evolversi della storia e per la sua realizzazione.
Protagonista è la bella Æon che nel suo freddo agire si può vedere prima come un'agile gatta nera e poi come una mantide, dato che dopo lo "smaialeccio" prova ad uccidere anche il suo improvvisato amato, che si scoprirà essere anche il suo amato passato. Sì, perché al centro del racconto, e dietro la società perfetta, c'è la clonazione.
Un'estetica del videogioco, sempre più paradigma affermato del cinema, con protagonista l'ennesima eroina femminile, sempre più sesso "forte" al cinema (Tomb Rider, Underworld, Kill Bill, Resident Evil, Ultraviolet) per un filmetto che si lascia guardare, perché le cose belle hanno sempre questo gran vantaggio.
Al modello sociale precostituito si ribella la fazione dei Monican che, preoccupati dell'atteggiamento del popolo che "baratta la libertà per una gabbia dorata", vuole sovvertire il governo della città.
L'idea non è male, tratta da un fumetto, ma la realizzazione colpisce più per le architetture in stile Bahuaus e per l'attillata mise della protagonista che per l'evolversi della storia e per la sua realizzazione.
Protagonista è la bella Æon che nel suo freddo agire si può vedere prima come un'agile gatta nera e poi come una mantide, dato che dopo lo "smaialeccio" prova ad uccidere anche il suo improvvisato amato, che si scoprirà essere anche il suo amato passato. Sì, perché al centro del racconto, e dietro la società perfetta, c'è la clonazione.
Un'estetica del videogioco, sempre più paradigma affermato del cinema, con protagonista l'ennesima eroina femminile, sempre più sesso "forte" al cinema (Tomb Rider, Underworld, Kill Bill, Resident Evil, Ultraviolet) per un filmetto che si lascia guardare, perché le cose belle hanno sempre questo gran vantaggio.
Gradito
| Reg: 5 | Rec: 5 | Fot: 6 | Sce: 4 | Son: 6 |
| Reg: 5 | Rec: 5 | Fot: 6 | Sce: 4 | Son: 6 |