Quanto ho atteso questo film! Me lo sentivo vicino.
Stéphane “vive” sia la realtà che i sogni trovandosi a confondere i piani e quindi in difficoltà a realizzare cosa è accaduto anche per gli altri e cosa solo per lui. Viene spedito dalla madre in un appartamento di Parigi dove lo aspetta un lavoro come compositore di calendari che non potrà appagare il suo spirito creativo.
Nel condominio in cui vive incontra casualmente Stéphanie che diventa un ingrediente catalizzatore per i suoi sogni e per il suo cuore.
Questa volta Godry decidere di arrangiarsi per la sceneggiatura e la mancanza dell'ottimo Charlie Kaufman, del precedente Se mi lasci ti cancello, si fa sentire.
Le trovate artigiane e artistiche per ricostruire gli scenari onirici sono poeticamente emozionanti e anche la colonna sonora è azzeccata (Gondry viene dal mondo dei videoclip), ma la storia rimane abbastanza piatta senza mai rilanciare il “discorso” riducendolo alla difficoltà di comunicazione e relazione tra sessi.
Bello, ma speravo qualcosa in più. Deliziato
Stéphane “vive” sia la realtà che i sogni trovandosi a confondere i piani e quindi in difficoltà a realizzare cosa è accaduto anche per gli altri e cosa solo per lui. Viene spedito dalla madre in un appartamento di Parigi dove lo aspetta un lavoro come compositore di calendari che non potrà appagare il suo spirito creativo.
Nel condominio in cui vive incontra casualmente Stéphanie che diventa un ingrediente catalizzatore per i suoi sogni e per il suo cuore.
Questa volta Godry decidere di arrangiarsi per la sceneggiatura e la mancanza dell'ottimo Charlie Kaufman, del precedente Se mi lasci ti cancello, si fa sentire.
Le trovate artigiane e artistiche per ricostruire gli scenari onirici sono poeticamente emozionanti e anche la colonna sonora è azzeccata (Gondry viene dal mondo dei videoclip), ma la storia rimane abbastanza piatta senza mai rilanciare il “discorso” riducendolo alla difficoltà di comunicazione e relazione tra sessi.
Bello, ma speravo qualcosa in più. Deliziato