Proseguo lo speciale, diventato tale per caso, sui consigli per le letture in vacanza. Ero partito con un testo impegnativo, poi ho proposto una coppia di volumi molto leggeri e questo nuovo titolo si inserisce fra i due tenori essendo però più legato al primo libro perché è proprio un caso di messa in pratica del fare filosofia con i film, infatti sotto il titolo I mondi di Miyazaki si riporta "Percorsi filosofici negli universi dell'artista giapponese".
Sono percorsi dal profilo medio e alla fine del tragitto la sensazione è di aver camminato alle volte tornando sui propri passi, toccando vette modeste e senza un paesaggio definito da ammirare.
Mi spiego meglio. Anche in questo caso il libro è un "a cura di", per l'occasione Matteo Boscarol, e i saggi contenuti sono di diversi autori. Durante la lettura ho sentito la mancanza di un percorso fra i saggi proposti che invece si poteva creare, inoltre alcuni si sarebbero potuti eliminare senza togliere molto, per esempio gli ultimi due sui corti sono di scarsissimo interesse, più uno che pare scritto solo per il suo autore. Altri capitoli sono certamente interessanti però diventano ripetitivi fra di loro mentre in altri casi perdono il contatto con l'opera in questione. Più che alla filmografia complessiva di Hayao Miyazaki le analisi proposte interessano tre o quattro film, che sono, in un indicativo ordine decrescente per spazio dedicato: Si alza il vento, Nausicaa della Valle del vento, Principessa Mononoke e Porco Rosso.
Su dieci contributi che compongono il libro, quelli che più mi sono piaciuti e ho trovato meglio centrati sono stati due:
- "La melancolia dell'ingegnere. Il sogno tecnoscentifico di Si alza il vento" di Alberto Brodesco;
- "Tempo, tecnica, esistenza nell'ultimo Miyazaki" di Marcello Ghilardi.
- "La melancolia dell'ingegnere. Il sogno tecnoscentifico di Si alza il vento" di Alberto Brodesco;
- "Tempo, tecnica, esistenza nell'ultimo Miyazaki" di Marcello Ghilardi.
Altri due li ho apprezzati e trovati interessanti ma non pienamente riusciti perché uno si perde in se stesso e l'altro in quanto a legame con i film: il primo risulta un "mischiotto" di vari aspetti abbozzati; il secondo che accenna a storia, cultura e simbolismo giapponese, propone tenui collegamenti con il film pur essendo proprio uno dei possibili punti di partenza del percorso che mi sarebbe piaciuto trovare nella costruzione del libro. Questi altri due saggi sono rispettivamente:
- "Scienza, tecnologia e natura in Miyazaki" di Marco Casolino.
- "Il dio della foresta - una lettura di Mononoke-hime" di Roberto Torrisi.
- "Scienza, tecnologia e natura in Miyazaki" di Marco Casolino.
- "Il dio della foresta - una lettura di Mononoke-hime" di Roberto Torrisi.
I mondi di Miyazaki è quindi una lettura consigliata esclusivamente ai fan del regista o della cultura nipponica, una lettura che sfruttando la tipologia di raccolta di saggi brevi può essere fatta anche in un automezzo, fra uno spostamento e l'altro, se non si soffre di cinetosi ("La cinetosi del cinefilo" potrebbe essere un bel titolo per qualcosa); ovviamente va bene anche stesi sull'asciugamano col profumo di salsedine e nondimeno seduti in una fresca serata montana.