- Miglior film: Nomadland di Chloe Zhao
- Miglior regia: Chloe Zhao per Nomadland
- Miglior sceneggiatura originale: Emerald Fennell per Una donna promettente
- Miglior attore protagonista: Anthony Hopkins per The Father
- Miglior attrice protagonista: Frances McDormand per Nomadland
- Miglior film internazionale: Un altro giro di Thomas Vinterberg
A questi Oscar 2021 volevo provare ad arrivare almeno in parte preparato e quindi riuscire a vedere tutti i film candidati come miglior film. Ovviamente non ci sono riuscito, ma degli otto ben sei li avevo visti (mi mancavano Minari e The Father), e mi ero fatto alcune idee.
La prima idea era su Nomadland, il film grande vincitore dell’edizione, subito dopo la visione mi era venuto in mente Tre manifesti a Ebbing, Missouri, il precedente film con Frances McDormand che interpreta la parte della protagonista. Avevo avuto la stessa sensazione: molto brava lei, buon film, ma non è che mi abbia entusiasmato.
La mia visione dei due film era avvenuta dopo che entrambi già avevano avuto premi e riconoscimenti, e finito di vedere Nomadland, l’ultimo dei sei candidati che ho visto, mi son detto “mi sa che vincerà anche l’Oscar, però io voterei qualcos’altro”. Per l’ennesima volta non mi ritrovavo nella maggioranza.
La seconda idea che mi ero fatto riguardava gli altri film, sul come il sentire civile-movimentista-mediatico statunitense degli ultimi anni si rispecchiasse nella selezione degli altri papabili migliori: il “Me Too” e il “Black Lifes Matter” erano rappresentati dai film come Una donna promettente, Judas and the Black Messiah e Il processo ai Chicago 7.
E qui si potrebbe parlare e scrivere di più, con derivazioni sul politicamente corretto, sull’opportunismo e sull’ipocrisia, ma il mio è un commento veloce e quindi le idee finiscono qui.
Però, rapido rapido, vorrei dare i miei premi, fra i film candidati che ho visto.
Credo che avrei assegnato a Sound of Metal il miglior film, ho dovuto vederlo in due parti perché mi aveva fatto montare l'ansia, meritato il suo Oscar per il sonoro; a David Fincher avrei assegnato la miglior regia per Mank; avrei confermato come miglior sceneggiatura originale Una donna promettente, che avevo iniziato a guardare diffidente e poi avevo trovato ben eseguito; infine mi domando se avrei confermato, come miglior film straniero, Un altro giro, che avevo annotato fra i film che avrei voluto vedere nel post dei miei preferiti del 2020, ma non ho visto.
Non posso concludere senza un cenno alla mia cara categoria dei film d’animazione. Ho visto solo Soul che ha vinto l'Oscar, ma tifavo sulla fiducia su Wolfwolkers perché Tomm Moore lo seguo e promuovo dal suo esordio con The Secret of Kells. Ciò nonostante il film della Pixar mi è piaciuto, sanno creare veramente opere di altissimo livello, mi impressionano ogni volta per la qualità tecnica, e in questo caso mi hanno colpito anche perché strizza molto poco l’occhio al pubblico dei ragazzini, per il tema trattato si rivolge più ai young-adult, alla generazione che con i vari film Pixar ci è cresciuta.
Un'edizione degli Oscar non sorprendente, ma con una media discreta.