Uno dei post più visitati negli ultimi tempi è quello dedicato ai film preferiti di Enrico Ghezzi, ma c'è anche Il Recidivo da queste parti e può rispondere anche lui a quelle stesse domande. Infatti alla trasmissione Questo è un paese di fessi su Radio 610 è stato intervistato proprio lui, figura molto modesta nella blogosfera e punto di riferimento di nessuno nel panorama cinematografico. La puntata non la potete riascoltare interamente, ma annoto qui sotto a mo' di promemoria, o consiglio, le sue risposte.
Alla richiesta di scegliere tre film italiani, dopo aver ammesso che, nonostante abbia visto più di 2000 film, il cinema italiano rimane una delle sue grandi lacune, ne ha citati tre di Nanni Moretti:
- Io sono un Autarchico
- Ecce bombo
- Sogni d'oro
Spinto a fare qualche altro titolo non dello stesso regista, ha ribadito che di cinema italiano ha visto poco, poi ha nominato:
- Le conseguenze dell'amore di Paolo Sorrentino
- C'eravamo tanto amati di Ettore Scola
- I pugni in tasca di Marco Bellocchio
Alla richiesta di quale fosse secondo lui un film sopravvalutato ha risposto che:
Crede che tutto l'ultimo Quentin Tarantino sia un po' sopravvalutato, per fare un titolo: C'era una volta a... Hollywood.
Il film che ha visto più volte è:
- L'esercito delle 12 scimmie di Terry Gilliam, anche perché la visione era gratis ai tempi di Stream TV (una delle prime pay per view in Italia).
Regista da recuperare:
- Satoshi Kon, con i suoi quattro film d'animazione che culminano in Paprika - Sognando un sogno, più la sua serie Paronoia Agent.
Registi attuali che più gli piacciono:
In passato aveva stilato la lista dei 20 registi che preferiva, fra di loro ce ne sono ancora in attività, ma con l'occasione nomina anche una coppia di fratelli registi più o meno emergente: Josh & Benny Safdie.
La chicca:
Non ha mai pensato di poter fare una regia però ha un'idea di film nel cassetto. Tanti anni fa, immaginando un film che gli sarebbe piaciuto, aveva visualizzato un pub con vari tavolini dove la macchina da presa si sposta per seguire le discussioni dei vari avventori. Dopo gli intrecci di chiacchiere, discorsi di politica, filosofia, idiozie e drammi, tutto condito da pinte di birra, si esce seguendo un personaggio e finisce con la macchina da presa dentro la sua vomitata. Tutto in un piano sequenza ovviamente.