L'edizione 2017 del Linux Day è dedicata in particolare al tema privacy e riservatezza individuale, un argomento che mi è sempre stato a cuore. Nel mondo digitale riuscire a tenere privati i fatti nostri è diventato un problema e un compito difficile. La quotidianità vorrebbe la privacy come un residuo, un qualcosa da dimenticare, un desiderio timido da pretendere solo in casi particolari.
Se qualcuno vuole tenere per sé parte della vita deve in qualche modo evitare e rinunciare a delle cose, fare attenzione a quello che adopera, scegliere in modo oculato, in pratica bisogna attivare dei comportamenti scomodi. Un vero diritto alla riservatezza non è la norma, l'uomo fluido di oggi deve essere un uomo "esibizionista".
Se qualcuno vuole tenere per sé parte della vita deve in qualche modo evitare e rinunciare a delle cose, fare attenzione a quello che adopera, scegliere in modo oculato, in pratica bisogna attivare dei comportamenti scomodi. Un vero diritto alla riservatezza non è la norma, l'uomo fluido di oggi deve essere un uomo "esibizionista".
Istituzioni come il Garante della Privacy cercano di tutelare in qualche modo, ma con un'efficacia illusoria e troppo limitata rispetto al vasto campo che dovrebbero coprire. Uno dei punti chiave della storia dell'evoluzione tecnologica è proprio una pervasiva invasione della privacy: dalla macchina fotografica allo smartphone, passando presto per l'internet delle cose, tenere per sé la propria vita, decidere consapevolmente quanto condividerla, è diventato molto complicato, quasi sconveniente.
Applicazioni del telefono raccolgono dati sui tuoi contatti, relazioni, tempi, mentre braccialetti high tech ed orologi smart raccolgono informazioni sul tuo corpo e la tua attività fisica, intanto sistemi di geolocalizzazione ti posizionano in auto e quando sei a piedi, mentre card e tessere segnalano le tue preferenze negli acquisti, si condividono foto con tutti, documenti privati vengono salvati nel cloud, ossia in computer di altri; insomma troppo, se non quasi tutto, di noi viene distribuito, comunicato, schedato, controllato e svenduto.
L'argomento è molto vasto, tocca tanti ambiti, non solo la privacy, c'è anche la sicurezza, la libertà di espressione, il condizionamento politico, il vantaggio pratico. Per coniugare ancora una volta il Linux Day con il mondo del cinema ho pensato allora di compilare una lista di film che aiutino a riflettere e intrattenere sull'argomento privacy, alcuni sono già stati citati in film che un cittadino digitale dovrebbe vedere e film su cultura digitale e società.
[Frammento con Edward Snowden e il suo computer con Linux nel film Citizenfour]
La finestra sul cortile
(1954, Alfred Hitchcock, trailer)
Basta una macchinetta fotografica con teleobiettivo per poter guardare dentro la vita privata dei vicini e scoprire tante cose.
The Thruman Show
(1998, Andrew Niccol, trailer)
Il "grande fratello" guarda la tua giornata scandita da ritmi prestabiliti, zeppa di attori e comparse, è un programma tv. È solo un gioco, ma è la tua vita.
La conversazione
(1974, Francis Ford Coppola, trailer)
L'intercettatore di mestiere capisce che deve preoccuparsi anche della propria privacy, ma le "cimici" potrebbero essere nascoste lì, o lì, o là... L'ossessione è dietro l'angolo.
Le vite degli altri
(2006, Florian Henckel von Donnersmarck, trailer)
Nella Berlino del 1984 un capitano della Stasi è incaricato di spiare la vita di uno scrittore intellettuale. Ascoltandone la vita capirà che le sue idee devono essere protette.
Nemico Pubblico
(1998, Tony Scott, trailer)
Al congresso degli Stati Uniti si vorrebbe elaborare una legge per aumentare i poteri di sorveglianza sui cittadini. Un membro del congresso è contrario, ma viene trovato morto. Sfondo perfetto per un thriller d'azione, peccato che in pratica anticipò una realtà rivelata da Edward Snowden nel 2013.
Citizenfour
(2014, Laura Poitras, trailer)
Documentario che racconta in presa diretta la vicenda di Edward Snowden, colui che nel 2013 ha reso pubblico il grande piano di spionaggio fatto dalla NSA contro i propri cittadini.
Snowden
(2016, Oliver Stone, trailer)
È la ricostruzione della parte centrale della vita di Edward Snowden, interpretato da Joseph Gordon-Levitt, basata sui due libri "The Snowden Files" e "Time of the Octopus".
We live in public
(2009, Ondi Timoner, trailer)
Documentario su Josh Harris, pioniere di internet, interessato a sperimentare anche su di sé per capire come media e tecnologia influenzino l'identità.
Terms and conditions may apply
(2013, Cullen Hoback, trailer)
Documentario che riflette sulle implicazioni derivate dall'accettare termini e condizioni d'uso di molti prodotti tecnologici, software e servizi web (gran finale con Mark Zuckerberg).
The Circle
(2017, James Ponsoldt, trailer)
Adattamento dell'omonimo romanzo scritto da Dave Eggers. I segreti sono bugie, condividere è prendersi cura, la privacy è un furto: ecco le linee guida di un'innovativa azienda per la società a venire. La giovane Emma Watson prima ci crede poi capisce, fino a un certo punto.