Questa animazione di Juan Pablo Etcheverry è modellata, data la tecnica lo si può ben dire, sull'unico racconto che lo scrittore portoghese José Saramago ha pensato per i bambini. Saramago mette subito le cose in chiaro avvertendo che non si sente in grado di svolgere adeguatamente il compito e che quindi dovrà essere il lettore, bambino, a riscrivere con parole proprie la storia raccontata.
Io scrivo di Saramago per tre motivi.
Il primo è per dare qualche notizia in più sul video, che in realtà è un pretesto. Il secondo motivo è per consigliarlo come scrittore. Il terzo, quello propulsivo, è far sapere che la casa editrice Einaudi ha deciso di non pubblicare il suo prossimo libro in seguito alle dichiarazioni che ha recentemente fatto: "nel paese della mafia e della camorra, quanto è importante la prova dei fatti che il primo ministro (Berlusconi) è un delinquente?" (fonte).
Einaudi fa parte della Mondadori ossia parte dell'impero Berlusconi dedicato all'editoria. Per "curiosità" ricordo che fu fondata da Giulio Einaudi (figlio del futuro presidente della repubblica Luigi Einaudi) e venne presa di mira dal fascismo: nel 1935 il proprietario fu prima arrestato, e poi inviato al confino. Nel 1994 passò nelle mani del gruppo Mondadori (fonte).
Oggi, nel nostro paese, si festeggia quando nel 1946 gli italiani, o meglio 12.177.923 italiani contro 10.719.284, decisero che lo stato doveva essere una Repubblica e non una monarchia. Con il passare del tempo sembra che, inconsciamente o consciamente, il piacere di essere sottomessi sia prevalso.
Per chiudere, riporto un quesito di Saramago in replica a quanto avvenuto: lo scrittore trova strano che un uomo come quello che usa i peggiori metodi e prende milioni di voti non abbia prodotto un movimento sociale di repulsione in protesta al semplice fatto che ha rovinato il prestigio del paese.
Buona Festa della Repubblica!
Io scrivo di Saramago per tre motivi.
Il primo è per dare qualche notizia in più sul video, che in realtà è un pretesto. Il secondo motivo è per consigliarlo come scrittore. Il terzo, quello propulsivo, è far sapere che la casa editrice Einaudi ha deciso di non pubblicare il suo prossimo libro in seguito alle dichiarazioni che ha recentemente fatto: "nel paese della mafia e della camorra, quanto è importante la prova dei fatti che il primo ministro (Berlusconi) è un delinquente?" (fonte).
Einaudi fa parte della Mondadori ossia parte dell'impero Berlusconi dedicato all'editoria. Per "curiosità" ricordo che fu fondata da Giulio Einaudi (figlio del futuro presidente della repubblica Luigi Einaudi) e venne presa di mira dal fascismo: nel 1935 il proprietario fu prima arrestato, e poi inviato al confino. Nel 1994 passò nelle mani del gruppo Mondadori (fonte).
Oggi, nel nostro paese, si festeggia quando nel 1946 gli italiani, o meglio 12.177.923 italiani contro 10.719.284, decisero che lo stato doveva essere una Repubblica e non una monarchia. Con il passare del tempo sembra che, inconsciamente o consciamente, il piacere di essere sottomessi sia prevalso.
Per chiudere, riporto un quesito di Saramago in replica a quanto avvenuto: lo scrittore trova strano che un uomo come quello che usa i peggiori metodi e prende milioni di voti non abbia prodotto un movimento sociale di repulsione in protesta al semplice fatto che ha rovinato il prestigio del paese.
Buona Festa della Repubblica!