Un breve documentario che può idealmente essere diviso in due parti: nella prima vengono presentate le band che danno vita, nella New York degli anni ottanta, al movimento post-punk che si riconosce sotto il nome di "No Wave" e del suo, ritenuto ultimo, rigurgito nei primi anni del terzo millennio; nella seconda parte si interrogano i vari protagonisti sulla “scena” attuale (2004).
Dai Suicide passando per Teenage Jesus, Lydia Lunch, Theoretical Girls, con i Sonic Youth a fare da collegamento per la seconda ondata con Yeah Yeah Yeahs, Liars, Black Dice, Gogol Bordello. La tesi che emerge dopo tutta la carrellata è più o meno la solita: i pionieri del genere erano spinti da un bisogno esistenziale e genuino mentre oggi l'attenzione è rivolta all'immagine, alla moda, che distorce il mito e l'essenza originale.
Il motivo principale del cambiamento? Sono cambiate le dimensioni: all'inizio c'erano dei giovani nichilisti metropolitani che volevano sfogarsi, creare qualcosa di nuovo nei piccoli spazi dei locali newyorchesi, oggi c'è un'industria che richiede materiale e muove i suoi tentacoli fra le band per far più soldi possibile.
Lo schema adottato nel documentario è un classico interviste-alternate-a-materiale-storico e, sinceramente, non di grandissima qualità come repertorio, ma se si vuole un bignami sul genere va bene.
Dai Suicide passando per Teenage Jesus, Lydia Lunch, Theoretical Girls, con i Sonic Youth a fare da collegamento per la seconda ondata con Yeah Yeah Yeahs, Liars, Black Dice, Gogol Bordello. La tesi che emerge dopo tutta la carrellata è più o meno la solita: i pionieri del genere erano spinti da un bisogno esistenziale e genuino mentre oggi l'attenzione è rivolta all'immagine, alla moda, che distorce il mito e l'essenza originale.
Il motivo principale del cambiamento? Sono cambiate le dimensioni: all'inizio c'erano dei giovani nichilisti metropolitani che volevano sfogarsi, creare qualcosa di nuovo nei piccoli spazi dei locali newyorchesi, oggi c'è un'industria che richiede materiale e muove i suoi tentacoli fra le band per far più soldi possibile.
Lo schema adottato nel documentario è un classico interviste-alternate-a-materiale-storico e, sinceramente, non di grandissima qualità come repertorio, ma se si vuole un bignami sul genere va bene.
Deliziato
| Reg: 5 | Rec: - | Fot: 6 | Sce: 6 | Son: 7 |
| Reg: 5 | Rec: - | Fot: 6 | Sce: 6 | Son: 7 |