Capita di conoscere persone di cui invidi certe qualità, non intendo quel tipo di invidia che vuole il male dell'altro ma quella che riconosce nell'altro un qualcosa in più che si desidererebbe avere anche noi. Fra le persone che invidio un po' c'è Wu Ming.
A dire il vero Wu Ming è un collettivo di scrittori, quindi non una persona, ma se vogliamo essere pignoli e precisi, e io lo sono, c'è uno dei componenti che apprezzo di più: Wu Ming 4, al secolo Federico Guglielmi.
Quello che però mi attira e mi fa apprezzare particolarmente il collettivo è la filosofia che accompagna le loro opere: tutto quello che producono è liberamente accessibile dal loro sito e intorno ai loro progetti cercano di sviluppare diramazioni credendo molto nella possibilità di confronto che il mondo della rete offre. Seguendo quest'ultimo approccio è interessante lo sviluppo del concetto del New Italian Epic che si è evoluto proprio dall'incontro di riflessioni cumulate e collettive della rete.
Io ho conosciuto il Wu Ming leggendo il loro primo libro Q, al tempo lo pseudonimo che usavano non era Wu Ming, ma Luther Blissett, poi ho proseguito attraverso il loro podcast.
In questo periodo stanno “festeggiando” i dieci anni dalla pubblicazione del loro primo romanzo con l'uscita del nuovo libro Altai che riprende anche un vecchio protagonista e prosegue storicamente gli eventi di Q.
Con questo post oltre a consigliarli a chi non li conosce, vorrei proporvi di scaricare dal relativo sito Pontiac, niente di speciale, possono offrire di meglio, ma è un piacevole assaggio.
Pontiac è un audiolibro, un opera “collaterale” di Manituana, che parla del tempo degli indiani pre-rivoluzione americana e l'ho usato come le vecchie storielle prima di andare a dormire, desideroso di sprofondare nei sogni, magari condizionati dalle atmosfere che i brevi racconti riescono ad evocare.
Per finire torniamo nel mondo cinema, infatti, il Wu Ming ha contribuito anche alla settima arte lavorando alla sceneggiatura di Lavorare con lentezza che però io devo ancora vedere.
AGGIORNAMENTO
Poi ci discuti direttamente e scopri che almeno uno di loro è un pochino borioso e la stima cala a picco.
A dire il vero Wu Ming è un collettivo di scrittori, quindi non una persona, ma se vogliamo essere pignoli e precisi, e io lo sono, c'è uno dei componenti che apprezzo di più: Wu Ming 4, al secolo Federico Guglielmi.
Quello che però mi attira e mi fa apprezzare particolarmente il collettivo è la filosofia che accompagna le loro opere: tutto quello che producono è liberamente accessibile dal loro sito e intorno ai loro progetti cercano di sviluppare diramazioni credendo molto nella possibilità di confronto che il mondo della rete offre. Seguendo quest'ultimo approccio è interessante lo sviluppo del concetto del New Italian Epic che si è evoluto proprio dall'incontro di riflessioni cumulate e collettive della rete.
Io ho conosciuto il Wu Ming leggendo il loro primo libro Q, al tempo lo pseudonimo che usavano non era Wu Ming, ma Luther Blissett, poi ho proseguito attraverso il loro podcast.
In questo periodo stanno “festeggiando” i dieci anni dalla pubblicazione del loro primo romanzo con l'uscita del nuovo libro Altai che riprende anche un vecchio protagonista e prosegue storicamente gli eventi di Q.
Con questo post oltre a consigliarli a chi non li conosce, vorrei proporvi di scaricare dal relativo sito Pontiac, niente di speciale, possono offrire di meglio, ma è un piacevole assaggio.
Pontiac è un audiolibro, un opera “collaterale” di Manituana, che parla del tempo degli indiani pre-rivoluzione americana e l'ho usato come le vecchie storielle prima di andare a dormire, desideroso di sprofondare nei sogni, magari condizionati dalle atmosfere che i brevi racconti riescono ad evocare.
Per finire torniamo nel mondo cinema, infatti, il Wu Ming ha contribuito anche alla settima arte lavorando alla sceneggiatura di Lavorare con lentezza che però io devo ancora vedere.
AGGIORNAMENTO
Poi ci discuti direttamente e scopri che almeno uno di loro è un pochino borioso e la stima cala a picco.