
Sherlock Holmes mi ricorda le elementari (da notare il gioco di parole) quando mi fissai per qualche mese con il personaggio e, fatalità, la befana mi regalò un libro con alcuni racconti di Conan Doyle che devo avere ancora da qualche parte; non ricordo se conteneva anche quello da cui il film è tratto, ma, anche se fosse, la storia non me la ricordavo.
La nota positiva di questo rivisitazione moderna del quasi non-giallo, visto che a due terzi è già tutto svelato, è data da una buona atmosfera evocata dal paesaggio della brughiera e dalla regia che ben si plasma alla situazione.
Quello che non convince, oltre ad una parte finale che perde un po' di mordente proprio quando le vicende sono più d'azione, è la difficoltà di immedesimarsi in un protagonista che segue gli eventi. Nella prima parte Sherlock viene presentato e poi nascosto per lasciar svolgere le indagini al fido Watson; quando i due si ri-incontrano ci si trova con una coppia dove il nuovo "protagonista" deve/dovrebbe essere Sherlock, creando un certo distacco dalle vicende dello spettatore. Solo in dirittura d'arrivo, si percepisce come soggetto la coppia, quando viene mostrato qualcosa in più sul loro rapporto d'amicizia molto british.
Gradito
| Reg: 7 | Rec: 6 | Fot: 7 | Sce: 6 | Son: 6 |
| Reg: 7 | Rec: 6 | Fot: 7 | Sce: 6 | Son: 6 |