"All you need is love".
Troppo semplice, melenso e utopico per i miei gusti, ma questo è il messaggio conclusivo del film.
“Attraversando l'universo” è un musical plasmato sulle canzoni dei Beatles che nella pratica si concretizza in un susseguirsi di visionari videoclip (33 canzoni!) interrotti da qualche scena di raccordo, tanto per mantenere in piedi la trama banale.
La musica sovrasta tutto, schiacciandolo: superstiti solo i colori, qualche messaggio pacifista e le composizioni visive non sempre significative, ma in un paio di casi veramente belle.
L'amore e l'amicizia ai tempi della guerra del Vietnam, senza dare spessore ai personaggi, incrociando le vite private dal sapore adolescenziale per costruire una struttura di sostegno minimale. Esistenze che si trovano immerse in un mondo avvolgente che nella sua “esteriorità” ricorda, per certi versi, il “The dreamers” di Bertolucci: la rivoluzione è fuori porta ma ci sono l'io, il tu e l'altro. Ne rimane comunque lontanissimo per sostanza e “corporeità”.
A dir la verità quello che rimane dopo la visione è solo il suono, la musica. E' troppo poco per un film, per questo basta un disco.
Troppo semplice, melenso e utopico per i miei gusti, ma questo è il messaggio conclusivo del film.
“Attraversando l'universo” è un musical plasmato sulle canzoni dei Beatles che nella pratica si concretizza in un susseguirsi di visionari videoclip (33 canzoni!) interrotti da qualche scena di raccordo, tanto per mantenere in piedi la trama banale.
La musica sovrasta tutto, schiacciandolo: superstiti solo i colori, qualche messaggio pacifista e le composizioni visive non sempre significative, ma in un paio di casi veramente belle.
L'amore e l'amicizia ai tempi della guerra del Vietnam, senza dare spessore ai personaggi, incrociando le vite private dal sapore adolescenziale per costruire una struttura di sostegno minimale. Esistenze che si trovano immerse in un mondo avvolgente che nella sua “esteriorità” ricorda, per certi versi, il “The dreamers” di Bertolucci: la rivoluzione è fuori porta ma ci sono l'io, il tu e l'altro. Ne rimane comunque lontanissimo per sostanza e “corporeità”.
A dir la verità quello che rimane dopo la visione è solo il suono, la musica. E' troppo poco per un film, per questo basta un disco.
Gradito
| Reg: 6 | Rec: 5 | Sce: 5 | Fot: 7 | Son: 8 |
| Reg: 6 | Rec: 5 | Sce: 5 | Fot: 7 | Son: 8 |