Sono percorsi dal profilo medio e alla fine del tragitto la sensazione è di aver camminato alle volte tornando sui propri passi, toccando vette modeste e senza un paesaggio definito da ammirare.
Mi spiego meglio. Anche in questo caso il libro è un "a cura di", per l'occasione Matteo Boscarol, e i saggi contenuti sono di diversi autori. Durante la lettura ho sentito la mancanza di un percorso fra i saggi proposti che invece si poteva creare, inoltre alcuni si sarebbero potuti eliminare senza togliere molto, per esempio gli ultimi due sui corti sono di scarsissimo interesse, più uno che pare scritto solo per il suo autore. Altri capitoli sono certamente interessanti però diventano ripetitivi fra di loro mentre in altri casi perdono il contatto con l'opera in questione. Più che alla filmografia complessiva di Hayao Miyazaki le analisi proposte interessano tre o quattro film, che sono, in un indicativo ordine decrescente per spazio dedicato: Si alza il vento, Nausicaa della Valle del vento, Principessa Mononoke e Porco Rosso.
- "La melancolia dell'ingegnere. Il sogno tecnoscentifico di Si alza il vento" di Alberto Brodesco;
- "Tempo, tecnica, esistenza nell'ultimo Miyazaki" di Marcello Ghilardi.
- "Scienza, tecnologia e natura in Miyazaki" di Marco Casolino.
- "Il dio della foresta - una lettura di Mononoke-hime" di Roberto Torrisi.