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domenica 17 novembre 2013

Marc'Aurelio d'oro 2013

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Finisce oggi l'ottavo Festival Internazionale del Cinema di Roma, ma i premi sono già stati assegnati. Sembra che questa edizione abbia offerto qualcosa di meglio rispetto allo scorso anno, la particolarità è che a vincere il maggior premio, come a Venezia, è un documentario italiano. I film "normali" riprenderanno a vincere anche nei nostri festival, ma trovo sia una qualche ammissione che in fondo il cinema sia praticamente finito e non rimanga che documentare o riproporre quello che è già stato, magari rinfrescando l'esperienza con tecnologia ed effetti speciali (e anch'io mi sto ripetendo per l'ennesima volta).
Ecco i premi:
  • Marc'Aurelio d'oro: TIR di Alberto Fasulo [Sinossi]

  • Premio del pubblico: Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée.
  • Miglior attore: Matthew McConaughey per Dallas Buyers Club.
  • Miglior attrice: Scarlett Johansson per la prestazione vocale nel film Her.
[Elenco completo dei premi ufficiali]

sabato 16 novembre 2013

Indovina il film dagli emoji

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Un nuovo modo per giocare con i film: indovinare i titoli a partire dagli emoji, ossia la versione evoluta ad immagini degli emoticons, ben nota e spesso abusata in modo divertente dai frequentatori di chat. 
Qui sopra trovate un esempio per iniziare, alcune combinazioni rendono l'identificazione del film molto facile mentre per altri non è per niente semplice, specie se il film non lo si è visto e non si tiene conto del titolo in inglese.
Se vi siete scervellati abbastanza e volete la soluzione completa potete vederla via Reddit, se il gioco vi piace è possibile installare l'app per il proprio tablet o smartphone, sia Apple che Android, per proseguire con altri rompicapi e in più l'aiuto in stile "La ruota della fortuna".

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giovedì 7 novembre 2013

Festival del Film di Roma [VIII edizione]

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L’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma parte domani 8 novembre 2013 e si concluderà il 17 novembre assegnando il Marc'Aurelio d'Oro. La madrina dell'evento sarà Sabrina Ferilli, mentre il direttore è, per il secondo anno consecutivo, Marco Muller.
Confesso che mi ero dimenticato del Festival però ben ricordo di aver letto che fuori concorso c'è anche Las brujas de Zugarramurdi, il nuovo film di Alex De la Iglesia. Chi mi segue su twitter dovrebbe averlo già visto qualche mese fa, ma linko anche qui il trailer. Come si fa a non essere curiosi!? Questo è il mio film più atteso, mentre il colpo grosso del Festival è sicuramente la prima di Hunger Games – La Ragazza Di Fuoco con Jennifer Lawrence, trasposizione del secondo volume della trilogia di Suzanne Collins.
Questi i film in concorso:
  • Another me di Isabel Coixet
  • Ben o degilim di Tayfun Pirselimoglu
  • I corpi estranei di Mirko Locatelli - Italia
  • Dallas buyer club di Jean-Marc Vallée
  • Entre nos di Paulo Morelli, Pedro Morelli
  • Gass di Kiarash Asadizadeh
  • Her di Spike Jonze
  • Lanse Gutou di Jian Cui,
  • Manto Acuífero di michael rowe
  • Mogura No Uta di Takashi Miike
  • Out of the Furnace di Scott Cooper,
  • Quod Erat Demonstrandum di Andrei Gruzsniczki
  • Sebunsu Kodo di Kiyoshi Kurosawa
  • Sorrow and Joy di Nils Malmros
  • Take Five di Guido Lombardi - Italia
  • Tir di Alberto Fasulo - Italia, Croazia
  • A Vida Invisível di Vítor Gonçalves,
  • Volantin Cortao di Diego Ayala
[Sfoglia la brochure di presentazione del Festival]
[Scarica il programma in PDF]

mercoledì 6 novembre 2013

Come due calamite - The Loneliest Planet

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Una coppietta di trentenni americani nel pieno dell'amore ha deciso di compiere un'escursione negli altopiani della Georgia per coronare la relazione, prima del già previsto matrimonio. L'avventura con tenda e zaini in spalla ha però in serbo qualcosa che spezzerà l'affiatamento dei promessi sposi.
Film con aspetti interessanti, ma si arriva alla fine un po' troppo stanchi. Sentiamo anche noi il peso della lunga passeggiata nei paesaggi montani della Georgia dove quello che accade è veramente poco e si gioca ad oltranza sulla tensione costante, sfruttando falsi indizi e la presenza del terzo incomodo: una guida assoldata sul posto.
La sensazione della minaccia incombente che attendiamo provenire dall'esterno, dall'estraneo, si concretizza quasi come ci si aspetta, ma il vero elemento “tragico” viene da chi non si sospettava.
È tutta qui la semplice chiave di volta di questo film. Un gesto, basta un gesto istintivo, per far rivedere sotto una luce diversa tutto quello che si dava per scontato. Poi non è possibile tornare indietro, qualcosa si spezza e provare a soprassedere non ristabilirà mai la condizione precedente. Un attimo può cambiare il significato di giorni e giorni.
La regista russa sfrutta il paesaggio quasi come un fondale, raramente si vede il cielo, la terra viene attraversata senza giungere ad un meta, lo scenario naturale diventa ossessivo, incurante e fagocitante nella sua bellezza. Con lunghe sequenze in tempo reale e campo lungo, si fonde il paesaggio con il passaggio dei tre corpi. La traversata, quindi il vivere, che all'inizio sembrava compiersi da un'unica entità, la coppia, si sfalda e rivela una nuova verità.
Il titolo del film è un gioco di parole con la celebre casa editrice di guide turistiche, la Lonely Planet. Dopo la visione ci appare chiaro che il pianeta solitario a cui si riferisce, il più solitario, è la singola vita dell'essere umano. Gradito