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martedì 31 luglio 2012

App iPad di Cinecittà - Istituto Luce

Applicazione per iPad che permette di fruire di una selezione degli oltre 30.000 filmati che l'Istituto Luce ha reso disponibile sul canale You Tube di Cinecittà.
L’App Cinecittà è divisa nelle sezioni: Film Festival, Storia, Società, Moda, Arte, Scienza, Sport, Spettacolo e Prodotti Luce.
Pregievole questa apertura all'era digitale e ai nuovi strumenti teconologici dell'archivio dell'istituto voluto da Benito Mussolini come strumento di propaganda del regime fascista. 
Al di là delle origini i contenuti dell'Istituto rappresentano un'immensa memoria storica del cinema italiano.

app-ipad-cinecitta

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giovedì 26 luglio 2012

Chiamata metropolitana - Berlin Calling

berlin-calling
Ad attirarmi su questo film era stato il titolo per la sua assonanza al celebre album dei Clash (London Calling) e in effetti la musica è l’elemento centrale nel film, ma è di un altro genere rispetto a quella di Joe Strummer e compagni: Berlino chiama un sound elettronico.
Martin è DJ Ikarus, un giovane promettente che ha appena terminato un tour internazionale e si trova ora alle prese con la preparazione del secondo album. Per cercare un po’ di relax ed ispirazione si lascia cullare dalle droghe sintetiche; una notte esagera con qualcosa tagliato male e viene ricoverato con problemi schizofrenici. Tutto crolla.
È una variazione sul tema, si è già visto di simile in Trainspotting e Requiem for a Dream, in questo caso la realizzazione non si sbilancia in ricerche artistiche e trova un semplice equilibrio fra lo stile documentaristico e la linearità della narrazione della parabola dell’artista salvato dalla sua arte.
Così il film punta tutto sull'avvolgente colonna sonora come fa il suo protagonista, interpretato da Paul Kalkbrenner vero DJ nella vita ed autore di tutte le musiche del film (Sky and Sand è stato utilizzata anche dalla Rai nelle pubblicità degli Europei 2012).
La Berlino del titolo quasi non si vede, in fondo serve solo come elemento rappresentativo per definire collocando l'individuo metropolitano moderno: una figura sola circondata da pubblico. Non è la Berlino inizio anni ottanta di Christiane F. e i ragazzi dello zoo.
Martin non ha veri amici, pure la sua ragazza-manager in realtà è lesbica ed interessata più alla sua produzione che a lui; la famiglia è distante nonostante i buoni rapporti: il fratello ha scelto un'altra vita e il padre è un predicatore. Anche gli addetti al “recupero” in fondo lo vorrebbero solo dipendente in un modo istituzionalizzato... Insomma negli altri non si trovano appigli.
Quando si sprofonda nel nulla che ci circonda l’unica strada per salvarsi è riuscire ad aggrapparsi ad una grande passione. Questa è la parabola. Deliziato

domenica 22 luglio 2012

Immagine fotonica

immagine-fotonica
Questa immagine è statica ma continua a muoversi, mi pulsa davanti, non riesco a guardarla a lungo mi sale la nausea e il mal di testa.
Quanto potere in un'immagine.

lunedì 16 luglio 2012

Come trovare nuovi film da vedere

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Ho già proposto una App iPad e iPhone per aiutare a scegliere film da vedere e un sito che dato un titolo di partenza ne consiglia altri affini. Questa volta propongo un nuovo sito che consiglia film da vedere in base ai giudizio che diamo ai film già visti: il sito si chiama FOUNDD.

foundd-film
FOUNDD ha come motto: «Il tuo tempo è prezioso, usalo per l'intrattenimento che ti piace». L'intenzione sarebbe quella di evitarci la visione di film che difficilmente potrebbero soddisfare i nostri gusti sprecando così il nostro tempo.  
La sua fruizione è immediata e gradevole, l'iscrizione è gratuita con la possibilità di collegarlo direttamente all'account Facebook o Twitter (sconsiglio). La grafica è studiata per adattarsi bene su tablet e smartphone. 
Una funzione da segnalare è quella che permette di interpolare i gusti di più persone, praticamente si crea un gruppo e FOUNDD analizza i film già visti dai componenti e quindi propone una lista di film che potrebbero piacere. È una funzione che può tornare utile per non perdere tempo quando si deve scegliere un film da vedere fra amici.
Chi ha visto molti film (il mio caso) si troverebbe nella condizione di dover prima votare parecchio per non ricevere come consigliati film già visti. Il problema è ridimensionato dal fatto che nella lista proposta si può votare subito gli eventuali doppioni e chiedere una nuova lista "epurata".
A guardare la grafica è probabile che, in futuro, oltre ai film, si potranno anche inserire libri, tv show, app, giochi e videoclip.

domenica 1 luglio 2012

Miracolo a Le Havre

Miracolo a Le Havre
Per assaporare completamente questo piccolo grande miracolo sarebbe opportuno aver visto un film precedente del regista: Vita da bohème. In quel film si raccontava la vita di stenti di tre personaggi dalle velleità artistiche. Uno di questi, lo scrittore, si chiamava Marcel Marx e proprio lui, trasferitosi dalla "vecchia" Parigi alla portuale Le Havre, è il protagonista di questo nuovo film di Kaurismäki.
Marcel ora fa il lustrascarpe e riesce a malapena a racimolare i soldi per mangiare, a casa l’aspetta l’amata moglie che per non pesargli nasconde la malattia che porta dentro sé, ma dopo un peggioramento è costretta a farsi ricoverare. Nel frattempo Marcel aiuta un piccolo clandestino a nascondersi dalla polizia e ritrovare la strada verso casa.
I temi del film sono tanto attuali quanto dolorosi, eppure Kaurismäki rappresenta queste vite difficili in tutta la loro dignitosa povertà, senza pietismo, una volta eliminato tutto il materiale a splendere è la genuinità della nobiltà d'animo delle persone.
Il regista finlandese mette sul palmo di mano l'ottimismo nell’amarezza e fa del tragicomico un qualcosa di poetico, così il film scorre via nella sua semplicità. Molto divertente quando per raccogliere del denaro si chiede aiuto al “rocker” Little Bob (che si può vedere nel suo splendore nella foto sopra).
Il post-bohémien mostra che nulla è cambiato negli anni, le povere anime gentili vivono ancora nella fatalità, ma questa volta c’è un pizzico di positività, c'è l'atteso miracolo a cambiare il finale e far fiorire un ciliegio.
Ma di miracolo si parla, perché è il solo "atto" che può portare il lieto fine dentro una società ingiusta, la mobilitazione della solidarietà di classe non basterebbe, per compiere il prodigio serve una piccola ribellione dentro il sistema: un briciolo di coscienza. Deliziato