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mercoledì 18 febbraio 2009

C'è chi si dimette e chi no

C'è chi si dimette e chi noPiù volte mi è capitato di pensare che al posto di dedicare tempo alle recensioni dei film avrei dovuto usare lo spazio del blog per raccogliere notizie e scrivere commenti socio-politici per contribuire ad informare, ma soprattutto far riflettere, gli italioti. Per vari motivi ho ripiegato, più volentieri, sul cinema, ma faccio un piccolo strappo perché sento troppo forte l'esigenza di far notare qualche cosa.

Premesse:
  • Non ho nessuna tessera di partito, non mi identifico con nessun leader, ho però delle preferenze, nel senso che fra il ricevere un pizzicotto e un pugno in faccia direi che è naturale, e razionale, avere una preferenza.
  • Non sono mai stato un sostenitore di questo Partito Democratico per come si è formato e per quello che era: un'automobile costruita sgangherata con le ruote che andavano in direzioni diverse e con l'autista frastornato dalle “chiacchiere” dei passeggeri.
    L'idea alla base del PD quella invece sì mi piaceva, e triste era vedere come veniva, fin dal primo istante, realizzata male.

Notizie:
  1. Dopo la disfatta in Sardegna, dove il candidato Renato Soru è stato battuto dal candidato del centrodestra, Walter Veltroni si è dimesso da leader del Partito Democratico.
    [Fonte: Corriere]

  2. L'avvocato David Mills è stato condannato a quattro anni e sei mesi per corruzione in atti giudiziari dal Tribunale di Milano. Mills ha ricevuto tangenti per testimoniare il falso nei processi in cui era coinvolto Silvio Berlusconi che era imputato insieme all'avvocato, ma la sua posizione è volatilizzata in seguito all'approvazione del Lodo Alfano sull'impunità delle massime cariche dello Stato.
    [Fonte: Repubblica]
    [Video Rai 1]

Commento:
Le vicende giudiziarie del presidente del consiglio sono infinite, e la sua battaglia con la legge la sta vincendo in barba al popolo italiano!
Mentre il popolo arranca per arrivare a fine mese e rispetta le leggi, magari pagando quella multa per divieto di sosta che si traduce in pesanti rinunce o complicanze, il ricco e potente sorride nel lusso facendosi beffe delle regole comportamentali e riuscendo addirittura a crearle per sé o a rendersene immune.
Mills viene condannato oltre alla prigione anche a risarcire 250 mila euro alla parte civile; sapete chi è la parte civile? La Presidenza del Consiglio, cioè idealmente quello che era il coimputato.
Ovviamente Silvio Berlusconi non ritiene sia il caso di dimettersi, per lui tutto è legittimo forte del Lodo Alfano, forte di giudici e personaggi corrotti, legittimato da un ego spropositato e dagli italioti che gli confermano la fiducia.
Lui rimane lì a guardare dall'alto, superiore a tutti e al di fuori di tutti, può permettersi di diffamare Soru che non può querelarlo e dire che Veltroni "si è fatto fuori da solo", ma vorrei ricordare che non esiste "l'uomo che si è fatto da solo" e, anche se in Italia non va più di moda, esistono colpe e responsabilità.
Intanto scompare il valore delle notizie, la capacità di mettere in prospettiva i fatti e la giustizia uguale per tutti, e il naufragar non è dolce in questo mar.

Qualcosa in comune con: